Clamorosa svolta al processo: Federica ammette l'omicidio della figlia

LONDRA. Clamorosa svolta nelle indagini sulla scomparsa della piccola Farah, per cui la polizia metropolitana di Londra accusa d'infanticidio la mamma, Federica Boscolo Gnolo, 31 anni, di Chioggia.

Di fronte al giudice della Criminal Court, infatti, la giovane ha ammesso di avere ucciso la figlia, reato che finora non aveva mai ammesso suscitando la divisione della stampa inglese, inizialmente inorridita per il crimine.
La svolta è avvenuta pochi minuti dopo l'inizio dell'udienza nel complesso giudiziario dell'Old Bailey, a Londra, città dove Federica Boscolo Gnolo vive e lavora all'Hotel Lily, e dove è accusata di aver commesso il delitto facendo poi sparire il corpo all'interno di una valigia trolley blu a pois bianchi.
La giovane ha infatti presentato alla corte una sua memoria, scritta nei giorni scorsi, in cui ammette di avere ucciso la figlia, nata il 22 novembre scorso, e di essersi poi sbarazzata del cadavere. Un reato che in Gran Bretagna prevede l'ergastolo. Una notizia che ha gettato nell'angoscia i parenti e gli amici di Chioggia che hanno sempre difeso Federica definendola una ragazza "responsabile e tranquilla".
Una svolta che secondo gli esperti potrebbe rendere superfluo il prosieguo del processo basato sull'analisi dei fatti. La corte potrebbe concentrarsi ora sull'analisi delle attenuanti richieste dal legale della giovane, l'avvocato Sharma Sudhansu. Il legale ha infatti subito richiesto le attenuanti di legge basandosi sulla depressione post parto e sul forte stress psicologico derivato dal fatto di dover gestire da sola figlia e lavoro.
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