«Civile, il Punto nascite non può chiudere»

Interrogazione parlamentare di tre deputati del Pd: Venezia può ottenere la deroga sotto i 500 parti
Caiaffa Venezia 25.11.2011.- Ospedale Civile di Venezia.- Interpress
Caiaffa Venezia 25.11.2011.- Ospedale Civile di Venezia.- Interpress

Il futuro del Punto nascite dell’Ospedale Civile diventa argomento di interrogazione parlamentare.

A presentarla al ministro della Salute Beatrice Lorenzin sono stati i deputati veneziani del Pd Delia Murer, Michele Mognato e Davide Zoggia. Fermo restando che la Regione è decisa a difendere questo Punto nascite come gli altri sei che in Veneto sono sotto i parametri di legge fissati ad almeno 500 parti l’anno, i tre parlamentari hanno chiesto al ministro se vi sia un effettivo rischio di chiusura.

«La chiusura del Punto nascite dell’Ospedale Civile di Venezia sarebbe un evento traumatico e grave, verso il quale si stanno sollevando malumori e perplessità sia tra i cittadini sia tra gli operatori sanitari, secondo i quali sarebbe una follia vista la specificità della città, e le difficoltà di collegamento, soprattutto con condizioni climatiche avverse, con altri presidi», sostengono i tre esponenti veneziani del Partito Democratico.

«La situazione di Venezia rientra a tutti gli effetti tra le fattispecie per le quali è possibile essere autorizzati alla deroga prevista dal decreto ministeriale dell’11 novembre 2015 per le condizioni oro geografiche difficili, considerata la peculiarità del territorio della città storica e la difficoltà di accesso nei confronti della terraferma».

Del resto il principio della specificità veneziana, e quindi la necessità di articolare la rete dei servizi socio-sanitari in funzione di quest’ultima, era esplicitamente incardinata nel piano socio-sanitario votato dal consiglio regionale, in forza del quale lo stesso Civile era stato riconosciuto come ospedale di rete e nodo spoke della dotazione regionale.

«Garantire il mantenimento del Punto nascite e le condizioni di sicurezza e professionalità per rispondere in maniera adeguata a ogni tipo di criticità, rappresentano un tassello di quel più ampio disegno di mantenimento nella città storica delle fondamentali funzioni urbane», aggiungono. «Per la soluzione della vicenda andrebbe attivato immediatamente un tavolo di confronto con vari attori istituzionali per arrivare il prima possibile all’accoglimento della deroga».

E proprio la scorsa settimana le municipalità di Lido-Pellestrina e Centro storico-Murano-Burano hanno votato un documento a difesa del Punto nascite del Civile, così come l’assessore Simone Venturini ha garantito massimo impegno da parte del Comune di Venezia nella tutela del reparto ospedaliero.

Simone Bianchi

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