Cittadini giardinieri per rivitalizzare le aiuole di Altobello
Azione di “guerrilla gardening” ieri mattina nel quartiere di Altobello, tra via Milano e via Bissolati. «Diamo il buon esempio agli altri cittadini: se non ci prendiamo cura noi del verde e delle aiuole pubbliche, il rischio è di vivere in città sempre meno verdi», racconta Paola, una dei cittadini del gruppo di “Altobello in cammino” che ha deciso di organizzare fino al 9 maggio quando ci sarà la festa di via Costa pedonalizzata delle uscite il sabato mattina per azioni di giardinaggio sulle aiuole pubbliche del quartiere. Ieri il via con una quindicina di donne, uomini e bambini, armati di rastrelli, zappe, guanti da lavoro e buona volontà. «Ci siamo presi cura dell’aiuola che abbiamo adottato tra il retro dell’ex grattacielo delle Generali e le case popolari di via Bissolati, vicino al parcheggio», raccontano i cittadini.
A aiutarli anche Luca Checchin che in agricoltura lavora e quindi è un esperto di questi lavori. Altri cittadini della zona, curiosi, si sono avvicinati al gruppo di “Altobello in cammino” per chiedere informazioni. «Qualcuno ha detto che la prossima volta verrà a darci una mano, altri invece ci hanno portato una grossa tanica d’acqua per la messa a dimora delle prime piante».
L’azione ha consentito di piantare erbe aromatiche e margheritoni bianchi in mezzo alle aiuole trasandate del quartiere che dopo la fine dei cantieri del Contratto di quartiere ha deciso di mobilitarsi con un gruppo di cittadini in azioni per mantenere bella la zona trasformata dai cantieri.
Le prime azioni sono state le camminate serali per tenere d’occhio una zona, come Altobello, dove il degrado e i problemi non mancano, acuiti dalle case Ater finite ma non ancora consegnate e dalla situazione “esplosiva” tra occupazioni e mancate manutenzioni dell’unica area rimasta fuori dalla riqualificazione, quella di via Squero. Nei giorni scorsi è partita anche la “biblioteca di quartiere condivisa” con libri da scambiarsi a disposizione di tutti nei negozi della zona. E ieri mattina è partita l’azione di abbellimento, con zappe, guanti e piante da mettere nelle aiuole dimenticate da tutti. «Speriamo che in città altri ci seguano in queste azioni di cittadinanza attiva che vuole riappropriarsi degli spazi comuni».
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