Cittadini come sentinelle al Villaggio dei Fiori

Spinea. Nel popoloso quartiere arriva il primo nucleo di controllo del vicinato Tra le azioni, adesivi sui cancelli e catena telefonica per le segnalazioni
Di Filippo De Gaspari

SPINEA. Il controllo del vicinato a Spinea prende forma: primi gruppi attivi anche al Villaggio dei Fiori, popoloso quartiere che sperimenta per la prima volta la vigilanza solidale tra cittadini anche dai balconi dei condomini, modalità inconsueta per una iniziativa di sicurezza partecipata approntata finora prevalentemente in quartieri di case e villette.

Martedì sera, al bar pizzeria Verdi, la riunione decisiva ha portato alla costituzione di un nucleo di cittadini-sentinelle in via Rimini, nelle sue laterali e in piazza Taormina, nel cuore del Villaggio. Si tratta di una zona particolarmente battuta dai ladri in passato e che ora prova ad arginare il fenomeno dei furti in casa (che a Spinea è risultato in aumento rispetto al passato, come da dati forniti dalla Prefettura) anche grazie alla collaborazione tra cittadini. Lo sbarco del controllo di vicinato al Villaggio dei Fiori segue quella avvenuta nelle scorse settimane in altri quartieri di Spinea, come il Graspo de Ua e la Fossa.

«Anche al Villaggio», spiegano i referenti del comitato, «le premesse c’erano tutte e la partecipazione non è mancata visto che in questa zona molti cittadini si erano già attivati e l’entusiasmo dei partecipanti all’ultima riunione si è potuto toccare con mano». A Spinea i primi adesivi del controllo di vicinato sono comparsi nei mesi scorsi sui campanelli, sulle cassette della posta e sui cancelli di via Tiepolo, strada chiusa del Graspo che per prima ha firmato per costituire un gruppo e adottare ufficialmente il sistema già seguito in molte città europee e anche nelle vicine Mira e Martellago.

Promotori di nuovi gruppi sono però pronti a partire anche in via Rossignago e in via Bennati. I gruppi puntano a ricostituire i rapporti di buon vicinato in ottica di sicurezza, portando i cittadini a collaborare e aiutarsi in caso di presenza di malintenzionati o situazioni di degrado e insicurezza nel quartiere. Oltre agli adesivi, che fungono da deterrente per ladri e truffatori, i primi passi di ogni nucleo prevedono la realizzazione di una catena telefonica per segnalare intrusioni, persone o mezzi sospetti. «Siamo soddisfatti», continua il comitato, «stiamo vedendo pian piano concretizzare i nostri sforzi nel diffondere questo importante messaggio di condivisione, riscoprire il senso di comunità con la sicurezza partecipata e gli occhi dei cittadini come telecamere umane sul territorio. Il lavoro è appena iniziato e certamente la strada è ancora lunga».

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