«Cirinnà, la gente ha altri bisogni»

Il vescovo Tessarollo difende la libertà di parola sulla discussa legge

CHIOGGIA. La proposta di legge Cirinnà passa al Senato, ora la parola spetta alla Camera. Sull’argomento interviene subito il Vescovo di Chioggia monsignor Adriano Tessarollo che nell’editoriale sulla “Nuova Scintilla” di oggi scrive: «Il dibattito lascia intendere che non è proprio pacifica la maggioranza che l’ha voluta. Ho l’impressione che si abbia la stessa pretesa di presupporre che quella legge è voluta dal popolo, a grande maggioranza, solo perché qualcuno ha gridato di più. E si fanno passare per pochi retrogradi quelli che qualche dubbio si sono permessi di avanzare. Guai a dire che sono altre le leggi attese dalla stragrande maggioranza (fisco esoso, burocrazia ingombrante, privilegi intoccabili, leggi sulla giustizia, crisi bancarie, famiglie in difficoltà, lavoro …) che rimangono disattese. Se poi un cittadino italiano, per il fatto che è vescovo, si permette qualche osservazione critica, salvati cielo! Lui non può parlare, lui deve parlare solo in chiesa. Ma dobbiamo proprio essere reclusi nelle chiese? Ma se parlano tutti, se ogni minoranza richiede libertà di espressione, se ogni lobby pontifica ed esercita pressioni di ogni tipo, vuoi vedere che proprio i cittadini cattolici non possono esprimere il loro pensiero filosofico e un loro giudizio sulle istituzioni scolastiche, ospedaliere, …?». Il Vescovo Tessarollo conclude: “Ma volete farci credere che siamo proprio gli ultimi in tutto? C’è solo l’orgoglio gay».

Nadia De Lazzari

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