Cinquecento volantini per dire «Stop borseggi»

I “Cittadini non distratti” davanti a Santa Lucia mostrano i volti degli scippatori «Attenzione, spesso sono minori e donne incinte: intervengano i servizi sociali»
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 06.08.2017.- Manifestazione contro borseggi. Stazione Santa Lucia, Ferrovia.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 06.08.2017.- Manifestazione contro borseggi. Stazione Santa Lucia, Ferrovia.
Il mantra per non farsi arrestare è «Sono incinta», ma non è soltanto per bloccare il fenomeno delle borseggiatrici che ieri mattina alle 10, davanti alla stazione Santa Lucia, l’associazione “Cittadini non distratti” ha indetto una manifestazione, in collaborazione anche con l’associazione Viva San Marco.


«Ci rendiamo conto che questo è sfruttamento dei minori?» ha detto il portavoce Franco Dei Rossi, da anni in prima fila per contrastare il fenomeno con altri volontari «Ci sono ragazze dai 13 ai 16 anni che borseggiano tranquillamente i turisti, tanto sanno che se sono incinte vigili o poliziotti non possono fare nulla. Noi però ci domandiamo se è possibile vedere tutto questo chiudendo gli occhi. Dove sono i servizi sociali? Dov’è chi dovrebbe far rispettare l’articolo 16 della convenzione Onu sulla tutela dei minori?».


Il gruppo, chi vestito con una maglietta con il disegno delle tre scimmie (non vedo non sento non parlo), chi con cartelloni con le foto delle borseggiatrici e dei borseggiatori (con gli occhi coperti da nastro adesivo per la privacy), ha distribuito 500 volantini in italiano e inglese. «Abbiamo chiesto più volte il parere del Patriarca che non si è mai espresso» ribadiscono «e lo chiediamo ancora. Com’è possibile che bambini vengano fatti e utilizzati per spacciare?». Lo scopo era chiedere che si faccia qualcosa per lo sfruttamento dei minori, che venga inserito negli imbarcaderi un cartello che informi della presenza delle borseggiatrici e che si vada a fondo del problema che raggiunge picchi di decine di sfrutti al giorno, coinvolgendo appunto minori e spesso ragazzine incinta. La locandina da inserire negli imbarcaderi sarebbe già pronta: raffigura un triangolo rosso con un borseggiatore che sta rubando dallo zaino di un turista. «Mi hanno minacciata perché hanno visto che facevo una foto davanti all’imbarcadero 41 e 2 della ferrovia, il luogo classico dove arrivano» racconta una signora, parte del gruppo Whatsapp CND che si tiene informato via messaggi e foto «Si sono messi a insultarmi e a dire che mi avrebbero ammazzata, poi è arrivata la polizia e li hanno fermati, ma non possono fare nulla se sono incinta, ma nemmeno se hanno il foglio di via perché tanto la multa è di qualche centinaio di euro che non pagano, per questo chiediamo che si faccia qualcosa, almeno per i minori».


Vera Mantengoli


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia