Cinque i mesi d’attesa all’Asl 10 per ecografia e mammografia

I dati sono però in sensibile miglioramento: garantiti per oltre il 90 per cento i tempi delle prestazioni Il direttore generale Bramezza soddisfatto: «Un punto di partenza positivo per migliorare ancora»
Di Giovanni Cagnassi
SAN DONA' DI P -. DINO TOMMASELLA - COLUCCI - MANIFESTAZIONE IN DIFESA DELL'OSPEDALE
SAN DONA' DI P -. DINO TOMMASELLA - COLUCCI - MANIFESTAZIONE IN DIFESA DELL'OSPEDALE

Liste di attesa, sensibile miglioramento per l’Asl 10 che guarda positivamente al futuro sempre con l’obiettivo di una struttura unica. Garantiti i tempi di attesa per oltre il 90% delle prestazioni. Un risultato che la direzione generale ritiene “in linea con gli obiettivi regionali”, discussi di recente con il governatore Luca Zaia.

Tra le eccellenze, la Tac ha dei tempi di attesa intorno a una settimana, la Risonanza Magnetica 15 giorni. Le visite cardiologiche e quelle ortopediche richiedono due mesi contro i sei mesi limiti previsti dalla Regione. Restano delle criticità, come per esempio ecografie e mammografie che richiedono intorno ai cinque mesi.

«Non ci fermiamo qui», dice il direttore generale, Carlo Bramezza, «questo risultato è un punto di partenza per migliorare ulteriormente i servizi alla cittadinanza. La classe di priorità “B”, quindi entro i 10 giorni, è stata garantita per il 93% delle prestazioni, mentre la classe di priorità “D”, nei 30-60 giorni, per il 92% delle prestazioni. Infine la classe “P”, entro   i 180 giorni, per il 99% delle prestazioni. Più nel dettaglio», spiega Bramezza, «l’attività radiologica è stata articolata impiegando le apparecchiature presenti in azienda al massimo della loro potenzialità, garantendo l’utilizzo per 12 ore giornaliere, tenendo conto della collocazione nei tre presidi ospedalieri e la conseguente frammentazione dei radiologi e dei tecnici sanitari di radiologia medica. Secondo un loro calcolo tecnico, inoltre, con la presenza di un ospedale unico l’impiego delle apparecchiature di radiologia sarebbe ulteriormente elevabile a 16 ore giornaliere».

«Relativamente alle mammografie», ricorda il direttore dell’Asl 10, «il lavoro eseguito è stato notevole: 7.366 mammografie cliniche e non 800 come diffuso i giorni scorsi. A conferma della buona organizzazione per queste prestazioni va tenuto presente che il 39% sono rappresentate da esami clinico-strumentali delle mammelle che prevedono, nel corso della stessa seduta, l’effettuazione non solo della mammografia, ma anche dell’ecografia delle mammelle e della visita senologica, evitando così alla paziente di dover prenotare ed eseguire un secondo esame, ovvero l’ecografia, a distanza di tempo. Alle 7.366 mammografie cliniche svolte nel 2014 vanno inoltre aggiunte 9.470 mammografie di screening che hanno consentito di effettuare un’importante riduzione delle liste d’attesa».

Un focus anche sulle attività svolte in orario notturno, prefestivo e festivo, tra le quali risonanza magnetica, Tac, ecografie, mammografie, ecocolordoppler: sono state messe a disposizione della popolazione 1.698 ore di attività, equivalenti a 5.792 posti interamente occupati nelle fasce orarie 20-24 del lunedì e mercoledì, il sabato dalle 14 alle 20 e la domenica dalle 8 alle 20. L’attività è stata effettuata in quattro strutture aziendali, i tre ospedali e il Distretto Socio Sanitario di Portogruaro, e presso la struttura accreditata Casa di cura Giovanni XXIII di Monastier.

«Come premesso continueremo su questa strada per dare risposte sempre più efficaci ai cittadini», conclude Bramezza, «non è infatti un caso se recentemente la Regione ha autorizzato l’acquisto di una nuova risonanza magnetica per l’ospedale di San Donà, la quale migliorerà ulteriormente il servizio reso alla cittadinanza e con esso le liste d’attesa; seguiranno poi altre novità rese note nel corso dell’anno».

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