Cinquant’anni al lavoro vincendo la crisi senza licenziare mai nessuno

Mellaredo. Festa alla BP Bortolami Riduttori: mezzo secolo di attività, una storia senza nemmeno un dipendente lasciato a casa e senza contratti precari

MELLAREDO. Cinquanta anni di attività e la più grande crisi economica del dopoguerra attraversata senza mai lasciare a casa nessuno. E nessuno è precario. Tutti assunti a tempo indeterminato. È questo il traguardo che ha raggiunto ieri la “BP Riduttori S.r.l.”, nata nel 1968 dall’iniziativa imprenditoriale e dall’esperienza maturata fin da giovane di Franco Bortolami, con l’intento di produrre ingranaggi e riduttori di qualità. Ieri a festeggiare con il proprietario Franco Bortolami c’era anche il figlio Federico, ingegnere che da qui in avanti porterà avanti l’azienda del padre, la sorella, il genero e la moglie.

«Sono partito con grande forza di volontà», spiega Franco Bortolami, «nel 1968. Ho dato il via a questa avventura e non mi sono mai fermato. Non ho tralasciato neanche la mia passione per lo sport».

Il figlio Federico Bortolami, che ora guiderà l’azienda, spiega come «esperienza, specializzazione e personalizzazione del prodotto sono i tre pilastri su cui poggiano gli oltre 50 anni di esperienza dell’azienda».

Partita come piccola officina, nel tempo la Bortolami, che si trova in via Noalese a Mellaredo, si è ampliata potenziando il parco macchine e investendo sia sul campo dell’innovazione tecnologica sia in quello delle risorse umane.

Al momento l’azienda copre un’area di 2.500 mq con 5 reparti di produzione, ampi uffici e magazzino e si è specializzata nella costruzione di ingranaggi e di gruppi completi.

«Particolare attenzione è stata posta agli investimenti sulla produzione di coppie coniche elicoidali che ci ha permesso di affermarci nei mercati più esigenti come quelli chimico, farmaceutico, ferroviario e automobilistico», aggiunge Bortolami.

«Qui sono al lavoro», spiega Giuseppe Minto per Fiom Cgil, «27 operai. La crisi è passata senza che nessuno sia rimasto a casa se non per un breve periodo di cassaintegrazione. I fatturati sono cresciuti e nessuno dei dipendenti ha contratti da precari».

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