Cinquanta sfratti all’anno «Si affittino le case vuote»

San Donà. Emergenza sempre più grave, il Comune lancia “Abitare sociale” Canoni calmierati e un consorzio come intermediario tra proprietari e inquilini
Di Giovanni Cagnassi

Emergenza abitativa, il Comune spinge i proprietari ad affittare gli immobili vuoti. Pubblicato ieri sul sito del Comune un avviso per individuare proprietari disponibili a concedere alloggi inutilizzati a prezzi calmierati in cambio di garanzie sulla loro locazione. Si calcola che a San Donà ci siano circa 2.000 appartamenti invenduti a fronte di sfratti sestuplicati in pochi anni. Ormai la media è di 50 all’anno, 13 quelli in corso.

Prende avvio così il progetto “Abitare Sociale”, promosso dall’amministrazione per favorire da una parte l’offerta abitativa per le fasce deboli e dall’altra l’incontro tra domanda e offerta. «Elemento cardine del progetto è l’intervento di un gestore sociale, attualmente individuato nel Consorzio Insieme, società di cooperative sociali con ampia esperienza in questo settore», spiega l’assessore alle opportunità sociali Maria Grazia Murer, «Il proprietario dell’immobile lo locherà al gestore, avendo quindi garanzia del pagamento del canone, e sarà il Consorzio ad assumersi il rischio, sublocandolo all’inquilino».   Il gestore dunque si fa carico anche di un servizio di mediazione di conflitti e supporto all’inquilino rispetto alla tenuta in buono stato dell’alloggio. Si può accollare anche piccole manutenzioni dell’alloggio, a fronte di riduzioni del canone di locazione.

Il progetto rientra nell’attuazione del programma di mandato per affrontare l’emergenza abitativa. Sono circa 50 all’anno gli sfratti esecutivi di cui sono informati i servizi sociali. «Il progetto, oltre a venire incontro alle esigenze di proprietari che hanno avuto brutte esperienze, può essere utile per immettere sul mercato alloggi non in perfette condizioni, evitando al proprietario di farsi carico di un mutuo per i restauri», aggiunge l’assessore, «Garantisce la possibilità di accedere alla locazione a quelle categorie, a esempio precari e separati, che, pur disponendo di reddito, non possono offrire garanzie sufficienti per la stipula di contratti.

Attualmente i servizi sociali stanno facendo fronte a 13 sfratti, 8 casi di elevata morosità, 7 casi di senza fissa dimora per un totale parziale di 28 famiglie. Il dato non tiene conto delle numerose situazioni ancora in attesa di presa in carico. Per informazioni, tel. 331.5652181 da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13 o via mail all’indirizzo abitaresociale@sandonadipiave.net.

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