Cinghiale di 130 chili abbattuto alla Brussa
CAORLE. È già allarme per l'invasione di cinghiali tra la zona del Brian e la Brussa. La polizia provinciale, al comando del dirigente Alessio Bui, ne ha già abbattuto uno da 130 chili che si era spinto fino alla Brussa dopo aver girovagato in tutta quest'area tra Brian e Eraclea. I danni provocati alle culture sono sempre maggiori, mentre continuano le lamentele dei coltivatori. La polizia provinciale viene contattata sempre più spesso, anche perché gli stessi bagnanti richiedono a gran forza la loro presenza per atti di vandalismo nelle pinete, lo scarico selvaggio dei rifiuti, la presenza di persone poco raccomandabili in queste spiagge libere. La loro presenza risulta necessaria quotidianamente lungo tutta la pineta, soprattutto nel periodo estivo.
Gli agenti, a seguito della segnalazione da parte dell'Azienda Veneto Agricolutura, dei danni causati da cinghiali, hanno effettuato un appostamento e infine abbattuto un cinghiale di circa 130 kg. I cinghiali, oltre a causare danni nei campi di mais, sono pericolosi per l'attraversamento improvviso delle strade e perché possono anche aggredire i turisti, specie se arrivano fino alla spiaggia. Ce ne sono almeno quattro o cinque esemplari che si aggirano nella zona della Brussa e verso il territorio di Eraclea. Quasi sempre provengono dal centro Europa, soprattutto dall'Ungheria, e discendono verso il litorale in cerca di cibo. Alcune estate fa, gli agenti della polizia provinciale ne avevano seguito uno fino in spiaggia e addirittura in mare. Pochi sanno infatti che sono degli ottimi nuotatori. Sono dovuti salire a bordo dell'imbarcazione di un pescatore per poterlo raggiungere e abbattere a una trentina di metri dalla riva. (g.ca.)
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