Ciclabili interrotte a Mestre, la mappa dei troppi disagi per i ciclisti
Piste ciclabili, qualcosa si muove sul fronte dei cantieri per realizzare nuovi percorsi per la mobilità sostenibile in città. Ma ci sono intoppi che rendono disagevoli tanti percorsi, divenuti strategici.
Cantieri per Venezia. L’inghippo più noto è quello che rende disagevole correre in bici da Mestre verso Venezia. Legato ai lavori sulla stazione dei treni di Marghera che hanno comportato la chiusura della rampa del ponte di via Torino e pure del sottopasso, i cantieri rendono disagevole il passaggio verso Venezia dei cicli, con disagi che molti vedono all’ultimo momento, visto che i cantieri non sono segnalati prima. Altro stop al percorso, costato oltre un milione e mezzo di euro, si ha più avanti all’altezza di via dell’Elettrotecnica per i tanti cantieri nella zona. La segnaletica va migliorata e ciclisti raccontano di essere arrivati a Venezia infangati, ammaccati dopo alcune cadute e anche con la gomma rotta perché lungo il ponte la pavimentazione è piena di vetri rotti. Tocca sperare che i lavori finiscano in fretta perché con la bella stagione aumenta di molto il numero di ciclisti e molti sono turisti che in bici si spostano verso il centro storico. E si rischiano brutte figure internazionali.
Manca il parcheggio. Altro problema da risolvere è il fatto che una volta arrivati a Venezia non ci sono parcheggi per le due ruote. Comune e Avm cercano di correre ai ripari utilizzando l’area sotto il People mover, ricavandoci 150 posti, tutti da realizzare. Vertice previsto in settimana. E servirebbero punti dove poter anche cambiare una gomma, in caso di necessità.
Percorsi interrotti... Altri percorsi che oggi si interrompono sono il collegamento ciclabile mancante dalla nuova Vallenari bis, con 4 chilometri di nuova pista, in direzione del palasport Taliercio. La pista si interrompe in via Bissuola con una transenna e il Comune cerca una intesa con Veneto Strade, che lavora alla messa in sicurezza dell’incrocio con via Martiri della Libertà per colmare la evidente lacuna.
...E senza fondi. Non sono stati messi, invece, fondi a bilancio dai Lavori pubblici per dare risposta alle richieste, di lunga data, dei cittadini del Terragli o che chiedono di terminare il percorso ciclabile fino a via Gatta. Promesso dalle passate amministrazioni, ma non finanziato dalla attuale giunta.
I cantieri aperti. Vanno avanti i progetti di altre piste. Quella che metterà in collegamento via Altinia a Favaro con Dese ha visto assegnare i cantieri. Per la Valsugana, si comincia da una opera di disboscamento della vecchia linea ferroviaria a Chirignago, con il sogno nel cassetto di un futuro collegamento con la Ostiglia. Procedure di esproprio in corso per il percorso ciclabile in via Scaramuzza nelle campagne di Zelarino che si collegherà con il raccordo tra via Brendole (Gazzera) e via Gatta verso il Terraglio. Con le nuove realizzazioni (compresi i 4 chilometri della Vallenari bis da Favaro fino a via Vespucci), la rete di 110 chilometri di percorsi ciclabili di Mestre vedrà entro l’anno altri 11 chilometri in più. Compresi i 500 metri del percorso ciclabile da viale San Marco a via Zanotto, fino a piazza XXVII Ottobre.
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