Ciclabile, rotonde, lampioni via Trieste è diventata più sicura
MARGHERA. È stata inaugurata ieri mattina la nuova viabilità di via Trieste. L’operazione di messa in sicurezza dell’arteria ritenuta pericolosa era partita nel 2012: sono state realizzati due rotonde, quattro attraversamenti pedonali rialzati e illuminati, un nuovo parcheggio davanti alla scuola elementare Baseggio, asfaltato l’intero asse stradale e costruita una pista ciclabile lunga 1.700 metri.
I commenti positivi si sprecano. «È un’opera meritevole», ha detto il sub commissario prefettizio con delega ai lavori pubblici e alla viabilità e trasporti, Natalino Manno, «realizzata velocemente. Ci auguriamo che i nuovi interventi mettano al riparo la lunga arteria dagli incidenti, purtroppo anche mortali, verificatesi nel passato».
Qualche ritardo in queste ultime settimane nel completamento dell’opera a dire il vero c’è stato. «Avevamo intenzione», dice Vandino Marangon, delegato ai Lavori pubblici della Municipalità, «di inaugurare la nuova pista, nel giorno della festa dedicata alla Madonna della Salute. Le continue piogge di novembre non hanno permesso di procedere spediti alla conclusione dei lavori».
In queste settimane sono stati completati alcuni allacciamenti e ultimate le piantumazioni di alberelli che hanno sostituito quelli morti. Nel frattempo sono stati collocati sui passaggi pedonali di via Trieste a ridosso della ciclabile anche i nuovi lampioni: il primo alla rotonda di via Trieste con via Bottenigo, il secondo sulla rotonda all’altezza della scuola elementare Baseggio, il terzo davanti al parco pubblico di Catene. «Ora al posto di un rettilineo regolato da un semaforo», ha spiegato il presidente della Municipalità, Flavio Dal Corso, «in cui le vetture correvano e sorpassavano nonostante i divieti, abbiamo realizzato una strada più stretta con una pista ciclabile che arriva fino al cavalcavia di Marghera, e nuovi marciapiedi».
L’amministratore delegato di Avm, Giovanni Seno, ha sottolineato come con il completamento dell’opera, sostenuto da Avm con circa un milione e mezzo, si contribuisce al potenziamento della rete ciclabile cittadina che attualmente supera i 100 km. «L’ultima sfida che abbiamo di fronte», conclude Seno, «è trovare i fondi per proseguire nella costruzione della pista ciclabile, costeggiando lo stretto cavalcavia di Marghera con un passaggio esterno, che permetterebbe un collegamento complessivo delle varie aree della terraferma, nel segno della mobilità sostenibile».
Alessandro Abbadir
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