Ciclabile per Venezia quasi finita: inaugurazione a fine settembre
Sopralluogo dell’assessore Boraso. Due attraversamenti su via dei Petroli vanno messi subito in sicurezza: «I ciclisti dovranno attraversare con i cicli a mano per evitare problemi con i camion»
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Marghera, via dei petroli/ Sopralluogo dell’assessore Boraso al nuovo tratto di pista ciclabile per andare a Venezia
VENEZIA. È da un decennio il sogno di ogni ciclista locale o straniero: arrivare in bicicletta a Venezia dalla terraferma. Senza rischiare la vita percorrendo l’ultimo tratto di via della Libertà, prima dell’imbocco del ponte in direzione di Venezia.
Il sopralluogo. Ora l’appuntamento con l’inaugurazione è vicino, assicura l’assessore alla mobilità Renato Boraso che ieri ha svolto un sopralluogo assieme al dirigente del settore, Loris Sartori. Un sopralluogo ai cantieri in corso che si è svolto ai Pili mentre i ciclisti, quelli più coraggiosi, passano già lungo il percorso per le bici, spostando le transenne per raggiungere il centro storico.
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Marghera, via dei petroli/ Sopralluogo dell’assessore Boraso al nuovo tratto di pista ciclabile per andare a Venezia
I ciclisti già passano. «Sì, ci sono già ciclisti che passano spostando le transenne. E questo progetto sicuramente aumenterà la mobilità dolce per arrivare a Venezia in bicicletta. Ma attenzione: deve essere chiaro a tutti che si arriva a piazzale Roma e Tronchetto con la bici ma oltre non si può andare. In centro storico con la bicicletta non si può girare. Va ricordato sempre».
Ultime asfaltature. L'ultimo tratto di pista, poco più di 600 metri, verrà asfaltato entro la fine del mese di agosto, poi ci sarà il collaudo della pista ciclabile che collega finalmente Marghera (dalla zona del Vega) a Venezia, consentendo ai ciclisti di arrivare da via Torino, in sicurezza e senza rischiare la vita, al ponte della Libertà direzione centro storico. Poi per la fine di settembre, la giunta mette in agenda l’appuntamento con l’inaugurazione ma la data verrà fissata dalla segreteria del sindaco.
Via dei Petroli, i rischi. Ieri mattina il sopralluogo ha permesso di evidenziare anche due punti, tra l’innesto con via dei Petroli e l’uscita successiva, prima del ponte della Libertà. Qui è frequente il passaggio di camion e tir con cisterna diretti alle aziende della prima zona industriale e in particolare alla raffineria. I due passaggi pedonali lungo la pista ciclabile che intersecano via dei Petroli vanno messi in sicurezza. «All’altezza di quei due passaggi pedonali dove la visibilità per i mezzi pesanti pare scarsa e c’è rischio per i ciclisti di essere investiti abbiamo pensato di potenziare l’illuminazione e di inserire anche “occhi di gatto” a terra che aumentino la visibilità degli attraversamenti. E dovremo intervenire», spiega l’assessore Boraso, «prevedendo che in quei due punti si attraversi con i cicli a mano, scendendo dai mezzi e guardando bene a destra e sinistra prima di attraversare. Precauzioni doverose vista la situazione di quel punto della viabilità».
Lampioni da posizionare. Le ultime rifiniture sono intanto in corso: entro fine mese viene asfaltato l’ultimo tratto all’altezza dei Pili. C’è l’illuminazione della pista da attivare (necessaria ma inizialmente solo prevista e non finanziata dalla gara d’appalto da oltre un milione di euro) e nei giorni scorso la giunta ha autorizzato una maggiore spesa per 228 mila euro.
In futuro le opere aggiuntive. E prossimamente ci saranno le opere complementari, per la quale si attende la certezza del finanziamento europeo Pon metro. Ovvero il percorso ciclo-pedonale di collegamento tra la pista esistente su via Torino e la pista di viale San Marco e da qui a San Giuliano e un prolungamento di 170 metri della passerella a sbalzo sul ponte della Libertà, che verrà allungata in direzione di Mestre, per superare la attuale strettoia presente sul marciapiede del ponte e che è un problema segnalato da tanti ciclisti. Gli uffici dei Lavori pubblici hanno avviato le procedure di assegnazione della progettazione definitiva ed esecutiva delle opere ad un professionista esterno che verranno a costare complessivamente un milione e mezzo di euro. E poi ci sono i fondi del Patto per Venezia, quelli che arrivano dall’ex premier Renzi, e che stanziano 3 milioni e 900 mila euro per il nuovo passaggio ciclopedonale di collegamento tra Punta San Giuliano e l’area dei Pili, all’imbocco del ponte della Libertà, a chiusura del progetto di collegamento ciclabile tra Mestre e Venezia e proposto dallo stesso sindaco di Venezia, che con la “Porta di Venezia” è anche il proprietario dei terreni dei Pili su cui passa la ciclabile.
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