Ciak in laguna, scena da rifare Johnny Depp torna a Rialto
Dopo due mesi il regista del film The tourist ha voluto girare di nuovo la scena al mercato. Magro indennizzo per gli antiquari

VENEZIA. Arriva e per un attimo tutti possono vederlo, quasi tutti riescono a fotografarlo e le più audaci azzardano anche una manovra a tenaglia, se non per toccarlo, almeno per respirare la sua stessa aria. Per la seconda volta Johnny Depp torna a girare al mercato di Rialto - già set di The Tourist due mesi fa - ma questo giro è tutto diverso perché il caso ha voluto che le riprese del film coincidessero con il mercatino dell’antiquariato. Stesso giorno, stesse ore, stessi masegni. I chilometri di cavi e le borsette anni Cinquanta, i riflettori e le stampe di Venezia, la sedia nera del regista e quella in paglia di Vienna un po’ sfondata, tutto insieme.
La confusione generale ha così dato una mano alle ragazze che si erano presentate in Pescheria come se andassero a un ballo. Arrivate in laguna da tutta Italia, da tre mesi a caccia di Johnny per calli, campielli e palazzi, insensibili al freddo, alla pioggia e alla sveglia all’alba, ieri mattina sono state ricompensate dell’eccitantissima fatica di seguire Depp come devote sonnambule e hanno potuto vederlo così, come la cosa più naturale del mondo, quasi come mamma l’ha fatto (era in pigiama) a tre metri di distanza. La scena è sempre la stessa. Depp - anzi il suo stuntman - che si lancia dalla loggia della Pescheria e atterra sul tendone di un banchetto. Non contento delle riprese di due mesi fa, il regista Florian Henckel von Donnersmarck ieri ha voluto girare di nuovo il volo sulla frutta però ha dovuto scendere a patti con la realtà.
La realtà è che, in tre mesi in laguna, la produzione ha già cacciato fuori 10 milioni di euro tra palazzi affittati, taxi, cene, costumi, comparse, security, plateatici, qualche capriccetto di Angelina Jolie e non ha avuto voglia di tirare fuori altri 50 mila euro per indennizzare gli antiquari della giornata di lavoro mancata.
Dopo un modesto braccio di ferro tra mercatino e regista, ciascuno è rimasto sulle sue posizioni. Il mercatino non ha mollato, ha ricevuto 5 mila euro a titolo di «indennizzo» per il fastidio di non avere tutta la Pescheria a disposizione e ieri mattina ha allineato i suoi cinquanta banchi su due file. Il set è stato allestito due masegni più in là, delimitato da due transenne, ma dopo poco i due mondi si sono perfettamente mescolati. Nino Frassica, nei panni di un carabiniere, che gira tra i banchi del mercatino e posa con gli antiquari. I carabinieri (veri) del Tribunale che vengono scambiati per attori dai turisti. I vari pigiami di Johnny Depp appesi al gancio di una colonna della Pescheria accanto alle borsette vintage della Camerino.
La convivenza alla fine soddisfa tutti. Contenti gli antiquari, che hanno avuto un travaso di clienti dalle file dei curiosi. Appagato - pare - l’esigentissimo regista che ha avuto la scena come la voleva lui. Prossime all’estasi le fans di Johnny Depp che lo inseguono da quando, a metà marzo scorso, ha messo piede a Venezia.
Un drappello fisso alle Zattere davanti al veliero Vajoliroja, dove Depp trascorre i fine settimana insieme a Vanessa Paradis e ai due bambini. Un altro in pattuglia nei pressi della Palazzina Grassi dove Depp dorme dal lunedì al venerdì. Un terzo, compattissimo, sarà oggi in Piazza San Marco dove è prevista una delle ultime scene del film. Johnny (vestito) che corre inseguito come un ladro. Però se piove si cambia tutto. Riprese in un palazzo ma nemmeno la security sa quale.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video