Ci sono solo gli albergatori contro il sindaco della notte

L’idea lanciata dal primo cittadino di Jesolo non piace al presidente Cegion Favorevoli invece le altre categorie turistiche: «Una persona utile nelle relazioni»
Di Elisabetta B. Anzoletti

SOTTOMARINA. Un sindaco della notte per regolamentare il divertimento e garantire la sicurezza. L’idea, suggerita dal sindaco di Jesolo Valerio Zoggia e subito accolta anche da altre località del Veneto orientale, piace anche alle categorie turistiche di Sottomarina con un’unica voce fuori dal coro, quella degli albergatori che ritengono che se c’è un bravo sindaco non abbia bisogno di figure aggiuntive per occuparsi della “notte”. Da giorni l’idea del sindaco della notte sta facendo discutere un po’ tutte le località della costa, suscitando parecchi entusiasmi. «Una città di mare», sostiene Marino Masiero, presidente del consorzio di promozione ConChioggiaSì, «ha il dovere di garantire il divertimento notturno per i giovani e la quiete per chi, non più giovane, cerca relax e riposo notturno. L’idea del sindaco della notte è molto bella e funzionale a un concetto di city moderna e giovane. Il tema vero per Chioggia è che, mancando la movida, servirebbe un progetto su cosa vogliamo offrire ai giovani, residenti e non, per la notte. Gli spazi ci sono e abbiamo anche già lanciato qualche idea, manca la volontà amministrativa di mettere sul tavolo tutti gli attori del turismo per attuare le scelte migliori».

Entusiasmi anche nell’Ascom. «Il settore dell’intrattenimento è strategico per una località come la nostra», sostiene il presidente Alessandro Da Re, «l’idea del sindaco della notte è utile per favorirne lo sviluppo, dovrebbe aiutare gli operatori a fare rete, promuovere eventi in sinergia, ma anche controllare il territorio in modo che i giovani mantengano un comportamento rispettoso anche delle altre tipologie di turismo. Serve una persona abile nelle relazioni, preparato sulle dinamiche di intrattenimento visto che su questo punto negli anni abbiamo perso smalto».

Sulla necessità di una “scossa” concorda anche il presidente dei balneari dell’Ascot, Giorgio Bellemo: «Un tempo le spiagge intrattenevano con il ballo giovani e meno giovani», precisa, «fino al 2010 si ballava molto di più e in molti posti. Se il sindaco della notte può aiutare a regolare l’esecuzione degli intrattenimenti, senza arrecare disturbo a chi cerca altro, ben venga. Il problema, in realtà, non è nemmeno questo perché già oggi chi offre queste forme di intrattenimento ha dimostrato di operare con grande rispetto». Per qualcuno invece la nuova figura non avrebbe senso. «Quando un sindaco sa fare il suo lavoro è più che sufficiente», sostiene il presidente degli albergatori, Giuliano Boscolo Cegion, «riesce a occuparsi di tutto e non ha bisogno di inventarsi nuove figure per risolvere le questioni. Da noi, poi, il problema proprio non esiste perché non abbiamo criminalità, non abbiamo disordini con i migranti che sono ospitati fuori città e in numero contingentato, non esistono allarmi sulla sicurezza quindi proprio non capisco perché dovremmo perdere tempo e energie su questa cosa dando peraltro un’immagine sbagliata all’esterno».

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