Christofer De Zotti attacca Miss Italia «Costa troppi soldi»
JESOLO. Mancano gli sponsor, il Comune fatica a stare dentro i conti per Miss Italia. La polemica esplode a pochi giorni dall'incoronazione al pala Arrex della reginetta d'Italia, la siciliana Clarissa Marchese. Sembrava troppo bello per essere vero. Simona Ventura a condurre sul palco l'evento, uno share soddisfacente, serata piacevole su La7 e un concorso che cambia pelle ed entra nella modernità.
Ma l'altra faccia della medaglia sono i costi sostenuti dal Comune e la visibilità di Jesolo ancora limitata i rapporto alle aspettative. Miss Italia quanto ci costi? I conti in tasca al Comune e ai cittadini li ha fatti "Jesolo Bene Comune" con Christofer De Zotti che ha sollevato la questione pubblicamente in Consiglio comunale. E adesso pone il quesito sull'opportunità o meno di confermare l'evento anche per la prossima estate 2015. Mancano ancora i conti definitivi per l'ospitalità negli alberghi, ma si parla di circa 400 mila euro. Se il primo anno, a ottobre inoltrato, la manifestazione della Miren era stata presa al balzo perché i costi erano abbastanza contenuti, esclusa ospitalità e logistica, quest'anno il contratto con il Comune ha previsto il primo vero contributo alla società, ovvero 100 mila euro che diventeranno 150 mila il prossimo anno e 200 mila l'ultimo, il quarto anno, previsto da contratto con Miren. Poi 70 mila per la Jesolo Patrimonio. Se l'ospitalità lo scorso anno pesava per 170 mila euro, figuriamoci quest'anno, con l'hotel Almar, primo e unico 5 stelle, in prima linea. «Apprendiamo che non esiste ancora un consuntivo definitivo sui costi di Miss Italia», dice De Zotti, «ma che sicuramente saremo sopra i 400.000 euro, un prezzo che andrà ad aumentare nel prossimo biennio sulla base del contratto firmato con Miren. Chiediamo che si apra un dibattito sull'effettiva utilità di spendere queste cifre. Un evento che, a scanso di equivoci, quest'anno è stato sicuramente positivo: un'ottima produzione, una grande conduzione, scenografie spettacolari. Ma a fronte di uno share non brillantissimo e di un ritorno mediatico quindi sotto le attese, è ancora conveniente questa spesa?», si chiede il consigliere di opposizione, «noi crediamo che una riflessione vada fatta ed la circostanza che gli stessi sponsor non siano sufficienti a coprire i costi di pernottamento è un indice di bassa appetibilità, da tenere in considerazione. Il sindaco, Valerio Zoggia, non si scompone: «Rispetto le idee e le critiche, ma io credo che Miss Italia sia stata un successo e debba continuare pur con i costi che non sono ancora stati definiti completamente».
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