Chiusura definitiva per le piscine comunali
MOGLIANO. Nuotatori a secco: cresce in città il malcontento per la chiusura, ormai definitiva, delle piscine comunali Rari Nantes di via Barbiero.
I danni causati dall’allagamento della sala macchine, avvenuto il 23 ottobre scorso, sono insostenibili per l’attuale gestore. Si parla di oltre 20 mila euro che, soprattutto alla luce dell’imminente scadenza della concessione, prevista per il 17 dicembre prossimo, non troverebbero rimborso.
Da tre piscine ora ne rimane solo una: dopo quella di via Torni e ora della storica Rari Nantes, l’unico impianto ancora attivo a Mogliano è quello dello Sporting club Mazzocco.
Questa situazione sta causando non pochi disagi agli sportivi moglianesi e, soprattutto, alle famiglie che hanno i ragazzi impegnati in corsi e attività. Nei giorni scorsi un gruppo di mamme ex Rari Nantes ha formalizzato la richiesta di un incontro con la giunta comunale. L’ennesima patata bollente sul fronte dei servizi ora passa proprio al comune di Mogliano che da due anni cerca invano un gestore per le storiche piscine.
Le parole dell’assessore allo sport Oscar Mancini, non lasciano presagire alcuna schiarita immediata: «La piscina sente il peso di 35 anni di servizio. Essendo mancata la manutenzione» spiega, «la struttura si è usurata ed è necessaria una ristrutturazione, ma un intervento così complesso richiede risorse ingenti che non possono che arrivare da un investitore privato poiché le risorse pubbliche sono sempre più scarse. Un potenziale gestore potrà ammortizzare questo investimento nel corso degli anni». Si parte dunque alla caccia di nuovo gestore. Per molto tempo si era parlato dell’interesse della polisportiva Terraglio, ma per ora la società sembra voler rinunciare all’oneroso investimento. «Il futuro gestore» commenta Mancini «va cercato come prevede il codice dei contratti. Il comune dettarà le regole: il nuovo impianto ristrutturato sarà dotato di impianti a energia rinnovabili, ed efficienti coibentazioni».
Sui tempi di emissione del bando l’assessore glissa: «Ci stiamo lavorando» risponde, «non posso sbilanciarmi sui tempi». Le condizioni della struttura erano note a tutti. Fin dal suo insediamento il sindaco Carola Arena ha cercato di coinvolgere nuovi soci privati in un progetto globale di rilancio dell’area comprendendo anche il vicino skatepark e l’area dell’ex centro giovani: l’ambizioso piano in project financing, malgrado tre proroghe, dal dicembre 2015 al maggio 2016 non ha registrato adesioni e oggi sembra definitivamente naufragato.
Matteo Marcon
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia