«Chiudere il campo volo? Un errore colossale»

A Santa Maria di Sala i responsabili dell’aviosuperficie mostrano i permessi e difendono la struttura: «Lavoriamo con le scuole e per la Protezione civile»
Di Filippo De Gaspari

SANTA MARIA DI SALA. Dal campo di volo di Santa Maria di Sala decollano incertezze, ma soprattutto firme: ora anche quelle per mantenere aperta la pista di fronte a Villa Farsetti. Ala Salese, l’associazione che gestisce pista e scuola di volo, reagisce alla lettera presentata da alcuni residenti per chiedere al sindaco di chiudere l’aviosuperficie, a tutela della sicurezza dei cittadini del Comune.

«Ma qui è tutto in regola», spiegano il presidente di Ala Salese Giacomo Stecchini e il direttore della scuola di volo Costantino Rigo, mostrando le carte: «Abbiamo l’autorizzazione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), quello del 51mo stormo di Istrana che controlla lo spazio aereo e dell’Aero Club d’Italia che certifica la scuola di volo fino al 2016».

Carte che i vertici di Ala Salese mostreranno al sindaco Nicola Fragomeni martedì, nell’incontro chiesto dal primo cittadino per verificare la regolarità di tutte le autorizzazioni. Insieme alle mappe e ai piani di volo, seguiti da piloti e allievi dell’associazione.

«Bastano queste a poter dimostrare dove e come voliamo», afferma Rigo: sulla carta l’istruttore mostra come l’abitato di Santa Maria di Sala sia comunque area strettamente offlimits e per questo motivo, subito dopo il decollo, le rotte prevedono una virata a sinistra, verso la zona industriale e poi il rientro per l’atterraggio da sud, in un corridoio di campagna tra via Cavin Caselle e via Zinalbo.

Se non bastasse, Stecchini e Rigo metteranno sul tavolo di Fragomeni anche una petizione che sta partendo proprio in queste ore e coinvolgerà tutto il comune.

«Che quella di Ala Salese e del suo campo di volo sia una realtà importante per Santa Maria di Sala lo possono dire in molti», spiegano, «svolgiamo di continuo attività con i ragazzi delle scuole, il Grest, i disabili dell’associazione il Portico: vengono qui, facciamo conoscere loro gli aerei, la pista. Abbiamo ospitato i giovani delle superiori per insegnare loro la disciplina del volo e il significato delle regole, abbiamo fatto sorvoli del territorio per la protezione civile, in occasione di emergenze».

E c’è pure un certo indotto: nelle guide di settore, la pista salese è infatti meta di turisti amanti del volo, che non di rado atterrano e soggiornano nel territorio per qualche giorno, visitando Venezia, Padova e Treviso.

«Sbaglia chi pensa di chiudere solo una pista», concludono Stecchini e Rigo, «chiedete in giro se Ala Salese è un pericolo oppure una risorsa».

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