Chiude in Piazza Ferretto la libreria Moderna
MESTRE. Per oltre sei mesi appeso fuori dalla libreria “del Centro”, conosciuta da tutti come libreria Moderna, in piazza Ferretto (verso la Torre), una delle più antiche della città, campeggiava un cartello con tanto di scritta “cedesi locazione”. A fine agosto, tra le tante attività chiuse, c’è anche la libreria del “salotto mestrino”, una delle rare dove ancora si poteva entrare, perdersi tra le copertine, rimanere a sfogliare pagine, immaginare viaggi, lanciarsi in voli pindarici con la fantasia. Gli affezionati hanno avuto il tempo di abituarsi all’idea, visto che all’interno le commesse che lavoravano dietro il bancone da mesi, non hanno mai fatto mistero, senza dare troppe spiegazioni, dell’odore di chiusura.
Rimane aperta, però, la libreria di viale Garibaldi, della stessa società. Se da un lato, dunque, si moltiplicano megastore, negozi in franchising e grandi marchi, dall’altro si perdono alcuni pezzi storici della città. Come le librerie, quelle dove anche chi non ha confidenza con gli e-book entra, cerca un volume, esce con una lista della spesa di libri da leggere che prima o comprerà per smorzare quella curiosità che sempre cresce. In tanti in questi mesi l’hanno svuotata, comperando i libri scontati, specie nella sala più interna. Le librerie a Mestre, oramai, si contano sulle dita di una mano.
La Libreria Moderna, poi diventata libreria Del Centro, è nata nei primi anni Quaranta per volontà del signor Mengato e nel duemila è stata acquisita dalla famiglia Pastrello. Nel 1964 è stata aperta la libreria Galileo in via Poerio, l’anno successivo la società Galileo ha acquisito la libreria Moderna da Mengato e l’ha gestita fino al 2000. Per diversi anni tra i soci c’è stato anche l’ex vicesindaco Gianni Pellicani.
«Se prima era specializzata in libri scolastici», spiega Davide Moisio tra i soci fondatori con Pellicani, «con l’ingresso della Galileo è stata incrementata la vendita di romanzi, letteratura, testi scientifici e classici».
Nel 2000 è stata ceduta a Pastrello di Treviso, titolare anche della libreria di viale Garibaldi. «Sicuramente la libreria del Centro ha subito la crisi in generale – ha detto Moisio –. E la crisi nello specifico dovuta all’apertura della Feltrinelli, ma con un po’ di capacità tenere aperto non è impossibile. Oggi come oggi le librerie sono in regresso, ma non tanto per via degli e-book o delle vendite via mail, soprattutto perché il libro è un genere voluttuario, una delle spese che si tagliano più velocemente. Spiace un po’ che chiuda, perché è un po’ come se chiudesse un pezzo di Mestre, un luogo storico dove si recano anche persone non più giovani che trovano il libro corrente. Il problema delle librerie è proprio quello di saper accogliere il cliente, e la libreria Moderna faceva questo, accoglieva i clienti, oltre al fatto che era comoda, centrale e adatta ai bambini».
La speranza è che primo o poi, torni ad aprire i battenti.
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