Chiude il Consolato britannico
Da settembre non più attiva la sede di piazza Donatori di Sangue

L’ingresso del Consolato in piazza Donatori di Sangue
I sudditi di Sua Maestà Britannica che visitano o risiedono a Venezia da ottobre dovranno rivolgersi a Milano se avranno bisogno di pratiche burocratiche o d'aiuto per qualsiasi motivo. Chiude il Consolato del Regno Unito a Venezia.
La notizia è in una comunicazione che l'ambasciatore britannico in Italia, Christopher Prentice, ha inviato al sindaco Giorgio Orsoni, a prefetto, questore e ai presidenti di Provincia e Regione. A fine settembre chiude - come ha già fatto l'analoga struttura di Firenze - il Consolato onorario britannico a Venezia, che da alcuni anni è fisicamente a Mestre, in piazzale Donatori di Sangue 2. Ma il console Ivor Coward continuerà ad essere a Venezia e a lui potranno continuare a rivolgersi i connazionali del Regno Unito. «La decisione - scrive l'ambasciatore - è stata presa in seguito a una riorganizzazione complessiva della rete consolare britannica in Europa». Decisione, precisa Prentice, che «non è stata assunta a cuor leggero», anche in considerazione del fatto che «le relazioni fra il Regno Unito e la città di Venezia vantano lunghi secoli di storia e sono oggi solide quanto lo erano nel Rinascimento». Prentice (a Roma dal 31 gennaio scorso) andrà a Venezia per incontrare di persona le autorità con cui l'attuale console onorario ha collaborato in questi anni. In realtà il Consolato di Mestre si basava sull'attività di tre sole persone, oltre al console due collaboratrici delle quali una è prossima alla pensione, l'altra ha altri lavori. Coward rimarrà operativo a Venezia, dove continuerà ad abitare, la sua casa diverrà il punto di riferimenti dei cittadini del Regno Unito. I servizi consolari continueranno ad essere garantiti nella sede di Mestre fino al 30 settembre; dal 1º ottobre Milano prenderà come distretto allargato anche Venezia. Sui 29.281 stranieri residenti a Venezia al 31 dicembre 2010, i cittadini del Regno Unito sono 208, 95 uomini, 113 donne. Ma non è calcolabile ovviamente il numero di turisti del Regno Unito che ogni anno visitano Venezia che, essendo come noi cittadini dell'Unione Europea, possono viaggiare tra i Paesi Ue senza passare per i Consolati. Tra le tante attività svolte negli anni dal Consolato veneziano, la visita in laguna, il 28 aprile 2009, del principe Carlo con Camilla, duchessa di Cornovaglia: Carlo ha visitato un edificio a due piani in calle delle Beccarie 792 a S. Giobbe restaurato dal Comune di Venezia su progetto dell'Unesco e del Venice in Peril Fund, una casa-fondaco del Seicento restaurata (lavori conclusi nel 2006) conservando i materiali originali su progetto di Marco Piana ma applicando la «filosofia» del principe di Galles, oggi abitata da famiglie veneziane.
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