Chiude il Bar Baratto, simbolo della "resistenza" contro lo spaccio
Il locale del Parco Albanese alla Bissuola ha gettato la spugna. Ora la più grande area verde urbana resta senza il suo "presidio"
Agenzia Candussi. Descrizione: "Bar-atto" presso Parco Albanese, Mestre.
MESTRE. Aveva lanciato anche lo slogan “Bissuola Viva” per dimostrare che il più bel parco cittadino (e non solo) non era in mano a criminalità e spaccio.
Ora invece il Bar Baratto ha chiuso. Pochi clienti e le “serate alla Bissuola” organizzate dal 2015 a base di grigliate non sono state più seguite dopo i pienoni di due estati fa.
Quello che è certo è che non si trattava di un comune bar ma di un simbolo che aveva riportato i mestrini negli spazi a fianco della piscina. Quasi un presidio, che qualcuno aveva battezzato come “resistenza urbana”, con tante idee, libri e un’atmosfera accogliente per una serata tra amici.
Ora resta solo il bar sprangato. Stessa sorte quella del teatro che dopo il restauro e la relativa reinaugurazione, è rimasto chiuso e viene quotidianamente preso di mira dai vandali.
Una doppia testimonianza che nonostante l’abbattimento dei cubi e le operazioni antidroga un giorno sì e l’altro pure, la formula scelta fino a qui per battere la microcriminalità e riappropiarsi degli spazi pubblici di Mestre non ha proprio funzionato.
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