Chiude fornace di tutte donne «Ma è soltanto un arrivederci»
L’impatto dei costi energetici rende non sostenibile l’attività aperta un anno fa
Fatale l’ultima bolletta da 52 mila euro. Novità in arrivo dal Parlamento
MURANO. Il fuoco si spegnerà, ma le scintille che hanno dato vita a “El Cocal” sono pronte per essere riaccese. Oggi le fiamme del forno della prima società al femminile che lavora il vetro a Murano non divamperanno più. Il lavoro straziante per chiudere il forno è iniziato proprio il giorno della Festa della donna e si concluderà nelle prossime ore.
L’aumento del gas non ha lasciato spazio a nessuna scelta, se non quella di chiudere in attesa che ci siano le condizioni di riaprire. «Ci vogliono tre giorni per spegnere un forno e il costo si aggira dai cinque ai dieci mila euro», spiega la fondatrice Chiara Taiarol, che un anno fa ha aperto la prima fornace rosa con la musicista Mariana Oliboni, l’apprendista Veronica Cavalier e la collaborazione dell’artista Resi Girardello.
«La scelta è stata dettata dall’aumento vertiginoso delle bollette, come l’ultima di 52 mila euro, quando il gas era già a 1.30 euro, a differenza del prezzo fisso che c’era lo scorso gennaio a 0,25 centesimi al metro cubo». In questi giorni, per usare fino all’ultima goccia il vetro fuso contenuto nel crogiolo, si sono prodotti i micro organismi in vetro, parte del lavoro sul cambiamento climatico (“Glass Bugs Migration”) di Girardello. «Abbiamo lavorato fino a tarda notte», racconta l’artista. «Sono venute tante persone, è stato un saluto corale al forno, anzi un arrivederci».
Impossibile resistere, basti pensare che lo scorso lunedì il prezzo al metro cubo del gas ha raggiunto la cifra di 3,47 euro, martedì 2,30 e ieri 1,90. Una giostra da capogiro che fa impazzire chi dipende completamente dal gas.
«In questo momento voglio e cerco di pensare che nel mio piccolo almeno sto chiudendo i ponti con la Russia da cui prendiamo il gas», dice Taiarol, metà lombarda e metà americana. «Le bombole che useremo in questo periodo sono di gas italiano e per un periodo lavoreremo a lume facendo prodotti più piccoli, in attesa di capire cosa fare nel futuro. Nei prossimi giorni cercherò un confronto con le altre fornaci per capire come stanno affrontando il problema».
Stando a quello che ha detto il segretario di Confartigianato Gianni De Checchi, potrebbero esserci delle novità positive in vista. «Grazie al sostegno delle parlamentari Giorgia Andreuzza della Lega e Sara Moretto di Italia Viva, «è stato approvato a dicembre un decreto legge, numero 541, che prevede un credito di imposta del 15% sui costi subiti dalle aziende da detrarre dai modelli F24» spiega De Checchi. «L’iter per la conversione in legge è partito ieri e si concluderà verso fine marzo».
Il ministero dello Sviluppo economico ha scritto il decreto attuativo per i 5 milioni previsti dalla Legge di bilancio da destinare al vetro e alla ceramica. «Abbiamo chiesto 3 milioni per il vetro e che vengano gestiti da Veneto Sviluppo».
Terzo spiraglio: «Abbiamo già chiesto un incontro con l’assessore allo Sviluppo economico Roberto Marcato per chiedere che la Regione dia un ulteriore aiuto», conclude De Checchi. «Il nostro obiettivo è aiutare le imprese ad arrivare a ottobre. È un momento difficile, ma sono fiducioso che per Murano possano arrivare più aiuti». —
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