Chirurgia, interventi aumentati del 30%
CHIOGGIA. Biennio di crescita per la Chirurgia che ha aumentato qualità e quantità di prestazioni, ampliato l’equipe e potenziato la dotazione tecnologica. Dall’arrivo del nuovo primario, Salvatore Ramuscello, alla guida dell’unità operativa da giugno 2011, l’attività è aumentata del 30%.
Il potenziamento delle unità operative sta andando di pari passo con l’adeguamento alberghiero dell’ospedale che, piano dopo piano, sta cambiando fisionomia.
«L’aumento degli interventi più complessi», sottolinea il primario, «è il segnale più evidente di un reparto che funziona, ma per noi è importante la qualità del lavoro, oltre che la quantità. Su questo risultato soddisfacente ha influito la riorganizzazione tra ricoveri ordinari e quelli in day surgery e week surgery e l’arrivo di nuove apparecchiature come la nuova colonna video per laparoscopia ad alta definizione di ultima generazione che ci ha permesso di aumentare il numero degli interventi eseguiti su colon retto, colecisti, difetti della parete addominale e nelle urgenze».
Nuovi dispositivi anche per la chirurgia plastico-ricostruttiva della mammella e per la proctologia. Proprio nel settore della chirurgia oncologica si registrano gli aumenti più significativi. Gli interventi sul colon retto in due anni sono aumentati del 169% (35 nel 2010, 94 del 2012); quelli della mammella del 138% (29 nel 2010, 69 nel 2012); quelli su stomaco, pancreas e fegato del 120% (5 nel 2010, 11 nel 2012).
Alla crescita del reparto ha contribuito anche il lavoro di squadra grazie alla condivisione multidisciplinare delle patologie chirurgiche con altri specialisti interni all’ospedale o di altri centri di riferimento. «Non tutte le malattie possono essere trattate a Chioggia», precisa Ramuscello, «in alcuni casi necessitano competenze specialistiche e tecnologiche avanzate, disponibili solo in centri più grossi con cui abbiamo stabilito rapporti di collaborazione (Mestre per chirurgia del pancreas, radiologia interventistica e medicina nucleare, Venezia per chirurgia dell’esofago). Dell’iter si occupa il nostro reparto».
Soddisfatto il direttore generale dell’Asl 14, Giuseppe Dal Ben, che sottolinea i dati sull’appropriatezza saliti dal 60% del 2010 all’84% del 2012 e la preziosa collaborazione con gli altri ospedale per garantire al paziente il miglior trattamento possibile. (e.b.a.)
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