Chirignago, tentò di strangolare la sua ex: Renosto chiede lo sconto di pena
CHIRIGNAGO. Aveva cercato di strangolare la sua ex, con la quale aveva avuto una relazione vent’anni fa, usando un cavo dell’antenna della televisione: ora Maurizio Renosto, 51 anni, originario di Roncade e da anni residente a Milano, chiede di essere giudicato con il rito abbreviato per il tentato omicidio. La richiesta è stata avanzata dall’avvocato difensore Marianna De Giudici alla giudice per l’udienza preliminare Roberta Marchiori. Il procedimento verrà discusso nell’udienza fissata per il 27 novembre. L’imputato, chiedendo di poter accedere al rito abbreviato, potrà beneficiare dello sconto di un terzo della pena in caso di condanna, evitando anche il processo in aula.
Il fatto era successo a inizio aprile in un appartamento di via Montessori a Chirignago. Renosto aveva aggredito la donna dopo essere tornato a casa ubriaco. Tra i due la relazione, costellata da episodi di violenza, era finita da vent’anni. Poi Renosto si era trasferito a Milano. Qui aveva iniziato un’altra storia, anche se qualche volta lo si rivedeva a Mestre sempre in cerca della ex mestrina che gli aveva rapito il cuore. A marzo, Renosto era tornato in città. Aveva bussato a casa della sua vecchia ex, chiedendole di poter avere ospitalità per una notte poiché non aveva un tetto sotto cui stare dopo essere stato allontanato da Milano dal Questore per le persecuzioni a carico di un’altra donna.
La vecchia fiamma, impietosita, gli aveva aperto le porte di casa. Doveva essere un’ospitalità di un solo giorno, ma Renosto trovava quotidianamente una scusa per non andarsene. E questo nonostante manifestasse in continuazione scatti d’ira, in particolare dopo aver assunto alcol in grandi quantità. La donna, dal canto suo, non aveva mai trovato il coraggio di chiamare la polizia per farlo allontanare.
Una domenica sera la situazione era precipitata. Proprio in virtù dei problemi di alcolismo di Renosto, la donna aveva nascosto le bottiglie. Ma lui quella sera le voleva a tutti i costi. E per questo aveva iniziato a diventare violento e minacciarla. La donna era riuscita a chiudersi in una stanza e a chiamare il 113, spiegando all’operatore cosa le stava succedendo, anche in relazione agli episodi dei giorni precedenti. Mentre la Questura stava inviando la pattuglia, Renosto era riuscito a sfondare la porta, tentando di strangolare la donna con il cavo dell’antenna della televisione. Il tutto in diretta, mentre la donna era ancora al telefono con il poliziotto. In pochi minuti le pattuglie erano arrivate a Chirignago, giusto in tempo prima che la vittima avesse la peggio. Arrestato, Renosto era stato portato in carcere a Santa Maria Maggiore. A fine mese comparirà davanti alla giudice per la definizione del procedimento.
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