Chioggia, via libera del Tar al cantiere del Gpl

 Il Tribunale sospende lo stop del Comune all’impianto. Costa Bioenergie: «Abbiamo sempre rispettato la legge»

CHIOGGIA. Il Tar concede la sospensiva a Costa Bioenergie, il cantiere del Gpl lunedì riprenderà i lavori. Il Tribunale ha deciso di sospendere gli effetti dell’ordinanza comunale del 9 maggio con cui si imponeva alla ditta il ripristino dello stato dei luoghi e, di riflesso, lo stop dei lavori, in attesa di entrare nel merito del provvedimento nella prossima udienza. Comune e comitato No Gpl, delusi dalla decisione, ora attendono di poter discutere sulle motivazioni che hanno portato all’ordinanza, firmata per l’assenza dell’autorizzazione paesaggistica e di tornare al Tar per gli altri due ricorsi pendenti, quello contro la proroga concessa dal Ministero dello Sviluppo economico e quello promosso dalla ditta contro l’ordinanza comunale di chiusura del passo carraio non autorizzato.

Sospensiva. Come era ipotizzabile il Tar ha accolto la richiesta di Costa Bioenergie concedendo la sospensiva per l’ordinanza comunale di ripristino dello stato dei luoghi. Da ieri la ditta è autorizzata a riprendere i lavori e a non iniziare le operazioni di ripristino (che l’ordinanza comunale imponeva entro 120 giorni) in attesa che il Tar nella prossima udienza entri nel merito e arrivi alla sentenza.

Comune deluso. «Ovvio che siamo amareggiati», spiega il vicesindaco, Marco Veronese, «siamo convinti che il nostro provvedimento sia pienamente legittimo. L’autorizzazione paesaggistica manca, lo ha detto molto chiaramente la Soprintendenza ai Beni culturali di Venezia e lo aveva detto anche il Ministero dell’Ambiente mesi fa. La ditta ha ottenuto la sospensiva, ma noi aspettiamo che si entri nel merito per spiegare tutte le ragioni che ci hanno portato a firmare quell’ordinanza. Ho scritto al sindaco metropolitano Luigi Brugnaro e al presidente del Veneto Luca Zaia perché ci affianchino in questo ricorso dato che l’Avvocatura regionale, a marzo scorso, aveva sollevato la mancanza dell’autorizzazione paesaggistica, e la Città metropolitana ha competenza sulla valutazione ambientale. Mi auguro che ci diano il loro appoggio perché è tempo che si uniscano le forze. Sono certo che la discussione nella prossima udienza del Tar, che pare sarà a breve, possa essere utile a chiarire le lacune dell’iter. Vi sono anche altri due ricorsi pendenti, quello che abbiamo presentato noi contro la proroga del Mise, e quello della ditta contro l’ordinanza di chiusura del passo carraio».



Comitato all’attacco. «Purtroppo non ci aspettavamo nulla di diverso», spiega Roberto Rossi, presidente dei No Gpl, «avremmo preferito di no, ma era quasi scontato che il Tar concedesse la sospensiva non fosse altro che per ridurre i giorni di stop del cantiere in vista di una richiesta di risarcimento danni. Noi stiamo dando supporto al Comune in questo ricorso, con la formula ad opponendum, ma abbiamo intenzione di proporre altre azioni legali perché i punti critici della vicenda sono anche altri».

Ripresa dei lavori. Ovviamente di tenore opposto i commenti della ditta. «Siamo soddisfatti del parere emesso dal Tar», spiega Luca Moroni, amministratore unico di Costa Bioenergie, «anche in questa occasione, la giustizia amministrativa ha confermato come l’azienda si sia sempre mossa nel pieno rispetto delle stringenti norme di legge, seguendo l’iter previsto dalle stesse. Alla luce del parere espresso lunedì riprenderanno i lavori di completamento per il deposito di Punta Colombi».

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