Chioggia, tre quintali di rifiuti abbandonati sulla Romea
CHIOGGIA. Due ristoratori proprietari di un locale della provincia di Treviso sono stati denunciati all’autorità giudiziaria veneziana, dalla Compagnia dei carabinieri di Chioggia, per l’abbandono di numerosi sacchi contenenti rifiuti lungo il ponte translagunare, sulla statale Romea, che collega Chioggia con la terraferma, tra il km. 91, 700 ed il km. 91, 900, in quanto ritenuti responsabili del reato di abbandono di rifiuti su suolo pubblico da parte di titolari di imprese. A tradire i due ristoratori il rinvenimento all’interno dei sacchi della spazzatura, da parte degli ispettori della Veritas di Chioggia, di numerose comande, di scontrini fiscali e di riepiloghi delle transazioni Pos con l’intestazione del pubblico esercizio in questione. Nei numerosi sacchi abbandonati sul ciglio della strada si trovavano immondizie riconducibili inequivocabilmente ad una attività di ristorazione.
Tra gli scarti rifiuti di prodotti ittici come gusci di cappesante, gusci di cozze e valve di vongole, quindi vettovaglie di plastica usate ed altre immondizie riconducibili a prodotti alimentari. Non solo ma anche le etichette ancora applicate agli imballaggi degli alimenti rinvenuti recavano ancora il nome del destinatario, riconducibile al medesimo esercizio. Veritas ha quindi provveduto a raccogliere tutti i sacchi contenenti i rifiuti sparpagliati lungo il ponte per un totale di 3 quintali di immondizie per poterne addebitare lo smaltimento ai titolari del ristorante. Inoltre i carabinieri hanno elevato agli stessi proprietari del locale tre sanzioni amministrative per un ammontare di 300 euro, per le violazioni al regolamento comunale del servizio di igiene ambientale di Chioggia.
Da capire, però, come i rifiuti possano essere arrivati dalla provincia di Treviso per essere abbandonati sul ponte translagunare a parecchi chilometri di distanza. Rifiuti che, vista la quantità, sono stati per forza trasportati almeno con un furgone ed è da individuare se siano stati gli stessi proprietari del locale ad abbandonarli nei pressi di Chioggia o se gli stessi siano stati affidati ad una ditta terza che poi se n’è sbarazzata in quel modo, omettendo qualsiasi tipo di regola che prevede lo smaltimento in discariche, con il rifiuti ben individuati e segnalato nei formulari per il trasporto dei rifiuti. L’ipotesi potrebbe quindi portare a una trasporto “a nero” del rifiuto poi sversato in quel modo causando un danno notevole sia dal punto di vista ecologico che dall’immagine della città. Ipotesi che potrebbero aprire altri scenari conducibili anche ad una denuncia di carattere penale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia