Chioggia, si filmano con il telefonino mentre spaccano panchine

Altro raid dei vandali: hanno staccato i sedili e li hanno gettati in acqua poi si sono trasmessi il video, ma la registrazione è finita nelle mani della polizia
Un tombino divelto
Un tombino divelto

CHIOGGIA. Chi di social colpisce, di social perisce. I vandalismi sul Lusenzo si sono ripetuti per la seconda notte di seguito ma, stavolta, i responsabili sono stati filmati... da loro stessi. E ora rischiano una visita della polizia che è già in possesso delle riprese della loro “notte brava”. Non è bastata, infatti, l’unanime condanna per la devastazione compiuta nella notte di Halloween a far nascere un po’ di buon senso nelle bande di giovinastri che, di notte, scorrazzano nei luoghi meno protetti della città. In quella prima occasione, i giovani vandali si erano “limitati” a rovesciare i cestini dei rifiuti, a rompere tratti di marciapiede, a gettare in acqua le grate dei tombini. Danni (forse) di poco conto, ma fin troppo costosi nella loro inutilità. Danni che potrebbero essere attribuiti a qualcuno se le telecamere di sorveglianza avessero ripreso, in maniera da renderli riconoscibili, gli autori del misfatto. Ma, per il momento, questo rimane un mistero perché l'assessore ai Lavori pubblici, Marco Boscolo Bielo, che aveva assicurato che le telecamere funzionano e che i filmati sarebbero stati controllati, ieri era irraggiungibile al telefono.

Vandalismi sul Lungolusenzo «Ma forse li abbiamo ripresi»

In compenso la notizia dei vandalismi ha fatto il giro della città e qualcuno si deve essere esaltato ancor di più che nella notte “maledetta”. Così, la notte successiva, un gruppo di una decina di ragazzi si è dedicato alle panchine lungo la passeggiata: ne ha divelte alcune a forza dagli appoggi e le ha gettate in acqua, come era già successo anni fa. Ma, siccome rompere senza che nessuno ti veda è di poca soddisfazione, qualcuno ha acceso il telefonino, ha ripreso la scena e poi l'ha fatta “girare”. Non su Facebook, a quanto pare: sarebbe stato come confessare. Ma sicuramente da cellulare a cellulare, tra amici e conoscenti. Uno dei quali, però, l’ha fatto avere al titolare di un noto blog cittadino che, a sua volta, l’ha pubblicato e girato alla polizia di Stato. Risultato: sono in corso le indagini per individuare i ragazzi che compaiono nel video, alcuni dei quali si chiamano per nome e altri si distinguono per qualche particolare.

Ovviamente non è detto che chi ha gettato in laguna la panchina sia anche chi ha rovesciato i cestini o, come è anche accaduto, bruciato una barca del kayak club o abbattuto un gazebo vicino alla pista di pattinaggio, ma la probabilità è piuttosto alta e, forse, stavolta, i responsabili saranno individuati. Adesso ai vandali non basta spaccare e distruggere, evidentemente sentono di aver fatto qualcosa di “figo” che merita un video per sentirsi, magari, “ammirati”. Per fortuna la polizia potrà riconoscerli.

 

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