Chioggia, sequestrata villa da 300 mila euro a una famiglia rom nullatenente

Operazione della Guardia di finanza: il clan era completamente sconosciuto al fisco, ma possiede un patrimonio immobiliare che ha convinto la magistratura ad intervenire
La villa posta sotto sequestro
La villa posta sotto sequestro

CHIOGGIA. Nei giorni scorsi i finanzieri della Compagnia di Chioggia hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro d’urgenza di una villa composta da due appartamenti ed un garage, per un valore stimato di circa 300 mila euro, nei confronti di un imprenditore di etnia rom, completamente sconosciuto al fisco, e del proprio nucleo familiare, tutti gravati da numerosi precedenti specifici e responsabili di reati contro il patrimonio e la persona, come furto, rapina, lesioni personali.

In particolare - come si legge nella nota diffusa dalla compagnia - "a catturare l’attenzione dei Finanzieri, era stato l’ingente patrimonio, anche di natura immobiliare, accumulato nel tempo dal clan familiare nonostante l’assenza di qualunque tipologia di reddito dichiarato negli ultimi dieci anni: ricchezze del tutto inspiegabili se non considerandole come profitti di condotte penalmente rilevanti oltre che di evasione fiscale".

Ne è nata una segnalazione alla Procura della Repubblica di Venezia, che ha disposto per il sequestro preventivo dei beni - che stavano per essere venduti - in vista  di una successiva confisca.

"Nonostante il procedimento attivato presso l’autorità giudiziaria lagunare", prosegue la nota, " dai successivi approfondimenti eseguiti dai militari di Chioggia, è emerso che uno dei membri del clan familiare, “formale” proprietario della villa oggi in sequestro, si stava adoperando per porre in vendita l’immobile attraverso due agenzie immobiliari della zona".

Sulla base di questi nuovi elementi acquisiti, il Tribunale del Riesame e delle Misure di Prevenzione di Venezia ha disposto il sequestro d’urgenza dell’immobile, "evitando così la dispersione di un bene frutto di attività delittuose che, al termine del procedimento, potrà essere acquisito al patrimonio dello Stato ed utilizzato a vantaggio della comunità."

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