Chioggia piange Aurora, portata via dal tumore a 8 anni

Colpita da un neuroblastoma tre anni fa, la bambina è morta martedì sera nel reparto di Oncoematologia pediatrica a Padova

CHIOGGIA. Dopo tre anni di battaglie la piccola Aurora Nordio, 8 anni compiuti in estate, si è arresa alla malattia. La piccola è morta ieri verso le 19 all’ospedale di Padova dov’era ricoverata nel reparto di Oncoematologia pediatrica da otto giorni per l’aggravarsi delle condizioni. A portarla via un neuroblastoma, malattia che non lascia scampo. Aurora amava la vita, era una bimba grintosa, determinata, con le idee chiare su quello che le piaceva e quello che non le piaceva. La malattia era comparsa tre anni fa. Una febbricola continua e un malessere all’addome che avevano convinto i genitori a fare degli accertamenti. Una serie di esami che si era conclusa col peggiore dei verdetti. La piccola è stata seguita nei tre anni di cure dall’ospedale di Padova dove ha conosciuto i volontari di Team for Children con cui ha stretto un forte legame di amicizia.

Dopo un periodo di regressione, la malattia si era ripresentata da qualche mese. Aurora faceva le terapie in Day Hospital, ma ultimamente le cure si limitavano a infusioni di piastrine. Il quadro si era aggravato lunedì della scorsa settimana quando i medici hanno deciso di ricoverare la piccola. «Siamo tutti distrutti», racconta Chiara Girello Azzena, fondatrice e presidente di Team for Children, «oggi è un giorno molto triste, in cui non ci sono parole giuste da dire. Aurora era una bambina speciale, di quelle che ti entrano nel cuore. In questi anni ho avuto modo di conoscere bene lei, ma anche la mamma Elisabetta Boscolo con cui si è creato un legame speciale. Una mamma dolce, che è rimasta vicino alla piccola sempre, malgrado abbia anche un altro figlio piccolo. Quando era in ospedale vedevo Aurora tutti i giorni. Stare con lei era un piacere, era una bimba sveglia, decisa sulle sue scelte. Lunedì avevo capito che la situazione era gravissima, sono andata a salutarla e le ho portato un angelo. Capivo che probabilmente non l’avrei più rivista. Alla sera ho pregato per lei, prego ogni sera per tutti i bimbi del reparto, ma a uno riservo ogni sera una preghiera speciale. Speravo davvero ci potesse essere un miracolo. Purtroppo non è successo. Non ci sono spiegazioni per eventi del genere. Sono molto vicina ai genitori».

Nel profilo di Team for Children una foto ritrae Autora sorridente assieme all’artista Toni Gallo che ha realizzato i murales che abbelliscono il reparto di Oncoematologia. «Tra loro si era creato un rapporto davvero speciale», spiega Girello Azzena, «Aurora stava ore a guardarlo dipingere con le bombolette e erano diventati grandi amici. Per il compleanno Toni le aveva fatto visita in ospedale regalandole un suo quadro. Una sorpresa che l’aveva resa molto felice». —


 

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