Chioggia, nuova linea 80 nella bufera. Ferro: «Ci hanno svenduto»
CHIOGGIA. La commissione consiliare sulla nuova Linea 80 dei bus Chioggia-Venezia, in programma oggi pomeriggio, è stata rinviata all’ultimo momento dall’amministrazione comunale che vuole vederci chiaro sui documenti presentati dal nuovo gestore, “Arriva Veneto”, che subentrerà ad Actv dal 10 giugno prossimo.
Durante il consiglio comunale di martedì, i consiglieri dem Jonatan Montanariello e Barbara Penzo avevano presentato un ordine del giorno chiedendo all’assessore ai trasporti, Daniele Stecco, delle delucidazioni sul nuovo servizio, prevedendo addirittura i lavori della commissione da svolgersi in Auditorium per la probabile massiccia presenza di utenti e facendo emergere un quadro dove al gestore entrante e quindi alla Città metropolitana venivano rimproverate delle scelte operate senza il coinvolgimento della città. «Arriva Veneto», aveva spiegato il sindaco Ferro, «doveva anticipare a questa amministrazione la strategia aziendale ed invece non l’ha fatto».
Sulla stessa linea anche l’assessore Stecco. «Se penso che volevano presentare il nuovo servizio con le corriere in piazza Vigo mi viene francamente da sorridere». Di sicuro, assieme al cambiamento dei capolinea, la nuova azienda ha previsto, oltre al tradizionale percorso con arrivo in piazzale Roma, anche una linea (chiamata 85) con fermate a Mestre ed arrivo fino all’aeroporto di Tessera, collegamento fino ad oggi inesistente. Tutti argomenti che dovevano essere discussi oggi e che invece probabilmente verranno riportati in un’altra commissione il 30 maggio prossimo, data che ha fatto sbottare il consigliere Pd Jonatan Montanariello.
«Prendiamo atto», spiega, «che la commissione viene rinviata solamente poche ore prima dell’orario previsto, una cosa incresciosa e poca seria perché c’erano utenti, cittadini ed organizzazioni sindacali che volevano partecipare. L’amministrazione ha chiesto alla Città metropolitana di vedere il nuovo programma e non sappiamo con quale competenza. Assurdo posticipare la commissione il 30, pochi giorni prima dell’inizio del servizio. Probabilmente hanno paura di gestire la partita e fuggono dal campo di battaglia, tradendo ancora una volta la volontà dei cittadini che hanno tutta l’intenzione invece di fare le barricate. Hanno venduto gli interessi della città ai privati» .
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