Chioggia, nascite in aumento

Dal 2015 superata la soglia dei 500 parti in un anno, stanze rinnovate nel reparto di Ostetricia
Di Elisabetta B. Anzoletti

CHIOGGIA. Fiocchi azzurri e fiocchi rosa in aumento. A Chioggia, in controtendenza rispetto alla media nazionale, le nascite sono in crescita anche grazie all’attrazione che l’ospedale esercita rispetto ai territori limitrofi. Nel 2016 i nuovi nati sono stati 507, 503 nel 2015, 446 nel 2014, al di sopra quindi della fatidica soglia dei “500” che decreta la sopravvivenza dei punti nascita.

Il tasso di natalità in Italia è in caduta libera, complici la crisi, la mancanza di lavori sicuri per i giovani e di serie politiche di welfare a sostegno della maternità prima e della genitorialità poi.

A Chioggia però si continua a nascere e con dati che dimostrano un trend crescente. Negli ultimi due anni il reparto di Ostetricia, diretto da Luca Bergamini, ha superato quota 500 confermandosi un polo importante di riferimento per l’area sud della Provincia.

«Quello che accade nel nostro reparto rispetto al resto d’Italia è in controtendenza», conferma il primario, «un risultato possibile anche grazie alle numerose mamme che abitano altrove e comunque scelgono Chioggia per dare alla luce il loro bambino. Credo che molto dipenda da come è organizzato il servizio che, negli anni, è stato rivisto tenendo conto delle esigenze della mamma e del bambino».

Esiste a Chioggia un ambulatorio dell’accoglienza dove la puerpera viene accolta dalla 36ª settimana e in una sola giornata esegue la visita ginecologica di controllo, incontra l’ostetrica che l’accompagnerà nel percorso delle ultime settimane fino al parto, il pediatra, a cui spetta il primo check-up sul bimbo, l’anestesista (nel caso di parti in analgesia) e lo psicologo. Il colloquio con lo psicologo, introdotto da poco più di un anno, serve a cogliere eventuali segnali di malesseri o disagi nella madre che potrebbe poi sfociare dopo il parto in forme di depressione, in modo da predisporre subito un percorso di sostegno.

Il servizio si è rinnovato anche nell’aspetto alberghiero. Il reparto è stato ridisegnato con stanze quasi tutte singole con bagni in camera strutturati proprio per assecondare le esigenze di mamme e bimbi, con fasciatoio e lavello per i primi bagnetti.

E se il 2016 si è chiuso con un segno positivo, i primi giorni del 2017 confermano la stessa tendenza. Il primo gennaio si è concluso senza parti, ma già dal 2 le culle sono tornate a riempirsi. La prima nata dell’anno è stata Jasmine, una bimba di origini marocchine, i cui genitori risiedono a Chioggia da diversi anni, venuta alla luce con un parto spontaneo alle 16.53 del 2 gennaio. Nei tre giorni successivi sono nati altri sette bambini. «Siamo lieti di questo trend positivo», commenta il direttore generale dell’Usl 3, Giuseppe Dal Ben, «frutto di un lavoro di squadra tra il primario, i suoi collaboratori e la direzione dell’azienda. Un lavoro che si tocca con mano in ospedale, vedendo le migliorie fisiche del reparto e le risorse umane messe in campo, ma che abbiamo esportato anche nel territorio. Il nostro primario è presente in alcuni giorni della settimana anche a Cavarzere».

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