Chioggia, soccorsa e salvata sul ponte: muore a due mesi dallo schianto

Bruna Mestrini, 73 anni, era finita contro una delle barriere sul translagunare. L’allarme dato da un camionista. Cordoglio dell’Anpi, polemiche sulla sicurezza

Alessandro Abbadir
Bruna Mestrini, 73 anni
Bruna Mestrini, 73 anni

Dopo quasi due mesi di agonia si è spenta Bruna Mestrini, 73 anni. La donna lo scorso 29 gennaio era finita con la sua Kia Picanto contro una delle barriere in cemento che delimitavano il cantiere che sul ponte translagunare a Chioggia.

La donna era stata soccorsa da Adrian Cirligeanu, 41 anni, rumeno da oltre 20 anni in Italia che stava tornando a casa, alla guida del suo camion.

Nei pressi di una delle deviazioni dove si trovava uno dei due cantieri di Anas, una sorta di imbuto dove i mezzi pesanti si sfiorano e a volte sono pure costretti a far rientrare gli specchietti, aveva fermato il suo camion in mezzo alla strada, bloccato il traffico e si era diretto verso l'automobile che era finita contro una delle barriere in cemento.

L'abitacolo era pieno di fumo e dentro c’era la donna appoggiata all'airbag in stato di incoscienza.

La donna è rimasta ricoverato in ospedale da allora. E ieri si è spenta. «Noi dell’Anpi e insieme a Rifondazione Comunista chiniamo le nostre bandiere e ci stringiamo di fronte al dolore dei famigliari»: questo il messaggio pubblicato ieri pomeriggio dai militanti dell’associazione partigiani.

Non mancano le polemiche sul fatto che nelle vicinanze del cantiere mancava l’illuminazione.

«Bruna era una attivista dell’associazione Mediterranea e aveva lavorato come segretaria in una azienda in Austria» ricorda la consigliera Barbara Penzo (Pd) «L’incidente è da collegarsi alla scarsa illuminazione sul ponte translagunare. Cosa aspetta il Comune a mettere in sicurezza quel tratto? Intanto tutto il mio cordoglio alla famiglia». La donna lascia due figli.

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