Chioggia, il caso del lavoratore assunto in nero dal Comune
CHIOGGIA. Lavoratore in nero, i carabinieri multano il Comune. I militari del Noe (nucleo operativo ecologico) e del Nil (nucleo ispettorato del lavoro) hanno sanzionato Sst, la società comunale, per oltre 5.000 euro e hanno imposto l’assunzione di un pensionato, per almeno tre mesi, perché “scoperto” al lavoro al mercato ittico in assenza di un regolare contratto. A sollevare il caso i consiglieri Jonatan Montanariello (Pd) e Marco Dolfin (Lega) che chiedono le dimissioni del presidente unico di Sst Emanuele Mazzaro.
Diversa la versione dell’amministrazione comunale che minimizza il caso spiegando che il lavoratore è stato chiamato d’urgenza a causa dell’assenza per malattia di tutti gli operatori del mercato ittico per evitare il blocco dell’attività. «Siamo di fronte all’ennesima figuraccia di questa amministrazione improvvisata», spiega Montanariello, «appena siamo venuti a conoscenza del sopralluogo dei carabinieri al mercato ittico e dell’accertamento di irregolarità, abbiamo approfondito con un accesso agli atti e siamo rimasti sconvolti da quanto scoperto. Il 16 febbraio i carabinieri del Noe e del Nil hanno pizzicato un dipendente in pensione già dal 2015 che lavorava in nero negli uffici Sst, come recita il verbale «trovato su una postazione di lavoro, intento a inserire dati nel pc».
Una “svista” che è costata al Comune una sanzione di 3.000 euro per aver adoperato lavoratori in nero e un’altra di 2.411 euro per aver riscontrato che la ditta non custodiva alcuni documenti in loco. Reati di natura penale se non si provvede subito al pagamento della sanzione e all’assunzione del pensionato per almeno tre mesi. La cosa, a spanne, costerà oltre 10.000 euro».
«Una cosa a dir poco vergognosa», rincara Dolfin, «oltre alla multa, il Nil ha provveduto con un atto successivo alla sospensione dell’attività del mercato dalle 12 del 16 febbraio fino alla regolarizzazione del lavoratore. Multe, lavoratori in nero, dati sensibili alla mercé di persone non assunte, siamo veramente all’assurdo. Mi attendo come minimo l’azzeramento dei vertici Sst, ma se pensiamo a tutti gli altri pasticci di questa giunta un passo indietro di tutti sarebbe la cosa migliore».
In municipio si conferma la multa, ma con una spiegazione differente. «Il lavoratore era irregolare non in nero», spiega il sindaco Alessandro Ferro, «la sua presenza si è resa necessaria a causa della straordinaria assenza per malattia di tutto il personale dell’area mercato di Sst (due dipendenti e il direttore ndr). Per garantire la continuità del servizio pubblico che si svolge dalle prime ore del mattino è stato indispensabile convocare un ex dipendente, a mezzo di apposito rapporto di collaborazione. Non c’è mai stata, nemmeno per un solo minuto, la sospensione dell’attività del mercato ittico. I consiglieri mistificano coscientemente la realtà per confezionare un attacco politico, dovrebbero dimostrare quanto sostengono con le prove, visto che hanno effettuato accesso agli atti. In ogni caso stiamo facendo anche verifiche interne sulla gestione del mercato e se accerteremo responsabilità prenderemo provvedimenti».
Il Comune contesta anche le sanzioni. «Stiamo vagliando la vicenda con esperti legali», precisa l’assessore alle Partecipate, Daniele Stecco, «i provvedimenti emessi dall’Ispettorato del lavoro non sembrano legittimi e valuteremo come procedere per tutelare l’amministrazione e l’intera collettività. La seconda sanzione è chiaramente illegittima visto che i documenti richiesti dal nucleo dei carabinieri erano ben conservati in azienda, ma in altri uffici chiusi per l’ora notturna».
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