Chioggia, Forte San Felice smilitarizzato. Il ministro sigla la cessione

La titolare della Difesa ratifica il passaggio di parte dell’opera dal Demanio militare al Ministero delle Infrastrutture. «Questo gioiello ora potrà aprirsi alla città»  

CHIOGGIA. Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta oggi a Chioggia per il passaggio formale del Forte di San Felice dal Demanio militare al Demanio marittimo lagunare. La smilitarizzazione del bene segna anche la concreta possibilità di avviare il progetto di recupero del bene e la sua fruizione in chiave culturale e turistica. Il progetto di restauro è già pronto e le risorse saranno attinte dai fondi delle opere di compensazione del Mose.

I lavori spettano al Provveditorato alle opere pubbliche del Triveneto (ex Magistrato alle acque) che attendeva di avere titolarità col passaggio delle competenze dalla Marina al ministero delle Infrastrutture da cui dipende. «La nostra città ha il piacere di accogliere il ministro Trenta», spiega il sindaco Alessandro Ferro, «sarà oggi nella nostra città per un incontro pubblico in municipio in occasione del passaggio della titolarità di gran parte del Forte dal Demanio militare al Demanio marittimo lagunare che è di competenza del ministero delle Infrastrutture, avvenuto lo scorso 16 ottobre a Mestre. Siamo felici dell'attenzione che il ministro riserva a questo bene in vista del suo recupero, di una valorizzazione complessiva e dell'apertura alla città di un gioiello storico unico, nel cuore della laguna». Il bene è passato per l’87% al ministero delle Infrastrutture che si occuperà del restauro e dell’utilizzo pubblico probabilmente con la creazione di un museo e un percorso naturalistico, mentre un 13% rimarrà di proprietà della Marina ma sarà concesso in convenzione a privati per utilizzi commerciali in cambio di ristrutturazioni e manutenzioni.

Nell’incontro di stamattina, che si aprirà alle 10, il vicesindaco Marco Veronese illustrerà il percorso fatto finora, a seguito della firma del protocollo d'intesa avvenuta a gennaio 2018. Seguiranno le relazioni sulle progettualità e sul rilancio del Forte per lo sviluppo della città del generale Giancarlo Gambardella (Ministero della Difesa), di Roberto Linetti (Responsabile del Provveditorato interregionale opere pubbliche) e del responsabile del comitato Forte San Felice Erminio Boscolo Bibi. Ieri si sono conclusi anche i lavori per realizzare il nuovo belvedere e per rinnovare la cartellonistica nell’ambito dell’intervento di miglioria dei percorsi di visita finanziato con il progetto “I luoghi del cuore” del Fai (Fondo ambiente italiano). Grazie alle 25.122 firme del concorso i Luoghi del cuore, Fai e Comune hanno finanziato con 30.000 euro un primo intervento di recupero esterno con la riqualificazione del pontile per l’accesso al Forte anche via acqua, la pulizia del verde e la messa in sicurezza dei percorsi di visita. L’intervento strutturale inizierà invece dagli edifici più in degrado, in particolare dal portale storico di Andrea Tirali.

Argomenti:forte

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia