Chioggia, Forte di San Felice candidato come «patrimonio dell’umanità»
CHIOGGIA. Forte di San Felice candidato ad essere inserito tra i patrimonidell’umanità dell’Unesco. La giunta ha aderito al progetto che mira all’inserimento nella lista dell'Unesco del sito «Le opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo nel Mediterraneo orientale». Una proposta di ampio spessore storico - culturale che vuole costituire un sito «seriale» transnazionale dei sistema difensivi messo in atto dalla Repubblica di Venezia lungo le coste Adriatiche e del Mediterraneo orientale con la costruzione di opere e città fortificate a protezione dei traffici commerciali.
Presentata dall’Amministrazione comunale di Bergamo, con il patrocinio e l'indirizzo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il progetto è stato già accolto oltre che da Venezia anche dalla città di Palmanova, di Peschiera del Garda e da altre città i cui territori un tempo erano appartenuti allo Stato della Serenissima Repubblica, situati in Croazia e Montenegro. Il programma ha in fatti l'ambizione di coinvolgere le più importanti città appartenute alla Repubblica veneziana tra il XV e il XVII secolo attraverso la formazione di una rete di partner selezionati tra i paesi storicamente legati a Venezia e che hanno conservato le testimonianze materiali di questo rapporto.
«Con questo atto Chioggia, già sotto la tutela dell’Unesco, con il sito Venezia e la sua laguna, entra a pieno titolo in un nuovo strategico programma con un monumento storico, purtroppo oggi poco valorizzato, ma tra le testimonianze più imponenti e importanti della nostra storia quale il Forte di San Felice – spiega il sindaco Giuseppe Casson – Mi auguro che questo riconoscimento, possa accelerare l’iter per il recupero di questo antico manufatto e per la sua restituzione alla città».
«Si tratta di una proposta in linea con la nuova strategia dell'Unesco, volta ad una più accentuata condivisione dei valori tra i popoli e ad una maggiore garanzia di rappresentatività delle proposte di candidatura – spiega Daniel Tiozzo, presidente del consiglio comunale, tra i maggiori sostenitori dell’iniziativa – Il progetto complesso, frutto di un lavoro importante di due anni, già accolto a Roma dalla commissione nazionale dell’Unesco, sarà valutato tra le proposte che la commissione mondiale vaglierà a Parigi il prossimo anno».
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