Chioggia, finisce contro le paline: trentottenne in ospedale

L’uomo che era alla guida di un motoscafo soccorso da un altro natante. Si cercano le cause dell’incidente di ieri pomeriggio nel canale di San Domenico

CHIOGGIA. È finito con il suo barchino contro una bricola, anzi contro una “dama” (tre bricole incrociate), nel canale di San Domenico, proprio dietro il patronato dei padri Salesiani. Protagonista dell'incidente, avvenuto ieri, poco dopo le 15, un uomo di 38 anni che ora si trova ricoverato all'ospedale di Chioggia. Non è in pericolo di vita, ma ha riportato diversi traumi: al torace, al braccio sinistro (che si è rotto), al viso, con frattura del setto nasale e alla testa. Gli esami medici, ieri sera, erano ancora in corso, proprio per escludere possibili complicazioni a distanza di ore dall'incidente.

La fortuna deve aver giocato un ruolo importante nell'episodio, ma i contorni di quello che è accaduto sono ancora parzialmente oscuri. Di certo c'è solo l'impatto, che ha semidistrutto la barca, ma non ci sono, al momento, testimoni che abbiano visto a quale velocità si muoveva il natante. Qualche indicazione potrebbero darla, forse, i ragazzini che frequentano il patronato. Il “barchino”, comunque, è un motoscafo da diporto, di circa quattro metri e venti, con un motore di soli 40 cavalli. Al momento dello scontro è rimasto incastrato nella dama ma il suo conducente, per fortuna, non è caduto in acqua. Circostanza che ha permesso a qualcuno, rimasto al momento anonimo, che percorreva il canale con un'altra imbarcazione, di caricarlo a bordo e portarlo a riva dove l'ambulanza, chiamata nel frattempo, lo ha trasportato al pronto soccorso. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la sezione navale della guardia di finanza di Chioggia.

La barca è stata imbragata a quella dei vigili del fuoco e staccata dalla dama, sotto la sorveglianza di una vedetta delle finanza, quindi ricoverata in un vicino cantiere per le eventuali riparazioni. Ora seguiranno gli accertamenti per cercare di stabilire le cause dell'incidente. Obbligatori, per legge, gli accertamenti sulle condizioni psicofisiche del conducente, ma l'impatto potrebbe essere stato anche provocato da una banale distrazione.

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