«Chioggia è città d’arte» Lo riconosce la Regione
CHIOGGIA. Maggiori possibilità di finanziamenti regionali per il turismo a Chioggia e Sottomarina, ma solo grazie all'intervento degli operatori del settore che hanno corretto, in corsa, la piega che stava prendendo la nuova legge regionale.
Quest'ultima, infatti, prevede precisi ambiti di intervento all'interno dei quali enti e associazioni presenteranno progetti che verranno vagliati per ricevere finanziamenti. Le singole località vengono inserite in uno o più ambiti e ciò determina la loro possibilità di presentare progetti finanziabili. In un primo momento Chioggia e Sottomarina erano state inserite solamente nell'ambito «mare», con una conseguente probabilità di attingere ai fondi regionali molto risicata. Ma quando, nelle scorse settimane, le categorie turistiche si sono accorte della discrasia e hanno concordemente esercitato un'azione di pressing sulla Regione, assieme ai politici locali, Chioggia e Sottomarina sono state inserite anche negli altri due ambiti “naturali” in cui avrebbero dovuto essere presenti dall'inizio, ovvero «città d’arte» e «Venezia e la sua laguna».
«Essere presenti solo su «mare» sarebbe stato un grosso problema», spiega Luciano Serafini di Gruppo Turismo e Cisa Camping, «la nostra città aveva tutte le carte in regola per essere inserita anche in altri ambiti. Ora bisognerà fare gruppo e cercare di sfruttare al meglio questa grossa occasione».
Il tutto era partito dalla richiesta di Confturismo Veneto che aveva sollecitato le categorie turistiche a presentare osservazioni su quanto deciso dalla giunta regionale.
«Come Union Mare abbiamo fatto la nostra parte», afferma il presidente Leonardo Ranieri, «quando abbiamo visto che eravamo inseriti in un solo ambito, abbiamo attivato subito tutti i canali possibili. Grazie all’interessamento dell’assessore al turismo Silvia Vianello e del consigliere regionale Carlo Alberto Tesserin siamo riusciti a ottenere quanto volevamo».
Un sentito ringraziamento», prosegue il presidente di Union Mare, «alla sesta commissione regionale e alla sensibilità dei consiglieri di Palazzo Ferro Fini, che hanno compreso l’importanza di una correzione del testo approvato, ribadendo la posizione di Chioggia nell’ambito della laguna veneta e riconoscendo la storia millenaria di Chioggia nel panorama delle città d’arte del Veneto». E per Chioggia è davvero una bella notizia.
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