Chioggia, due anni per una visita cardiologica
Controllo fissato a dicembre 2012. La direzione: «Tutto regolare». La lista d'attesa è di 720 giorni
L’ospedale di Chioggia
CHIOGGIA. «Posso prenotare una visita cardiologica di controllo?» Si, l'appuntamento è per il 7 dicembre 2012». Questa la risposta che si è sentita dare una signora di Sottomarina quando lunedì scorso ha contattato il call center dell'Asl 14 per prenotare una visita cardiologica prescritta dal medico di base. Per sapere se il suo cuore funziona bene dovrà attendere 720 giorni.
Un assurdo per i più, ma non per la direzione dell'Asl 14: «Le prime visite vengono evase nei tempi fissati dalla legge, per i controlli invece non esiste priorità». Probabilmente la burocrazia sanitaria impone degli standard da rispettare, ma il senso comune rimane inorridito quando scopre che una visita di controllo viene fissata 24 mesi dopo. Tanto più quando si parla di cuore e la sensibilità diventa più acuta. La signora, già sottoposta in passato a visite cardiologiche, si è recata dal medico di base che le ha prescritto il controllo annuale e un'elettrocardiogramma. Per l'esame nessun problema, non serve nemmeno la prenotazione. Si va in ospedale e si può effettuare anche la mattina stessa. Per la visita invece le cose sono più complicate. La signora contatta subito il call center per prenotare, già consapevole che servirà qualche mese, ma dall'altro capo del telefono si sente dire: «Le va bene il 7 dicembre 2012?».
La donna si fa ripetere tre volte la data, convinta di aver capito male. Invece no, le consigliano al limite di provare in altri ospedali per vedere se i tempi sono più corti. Malgrado lo stupore la signora conferma la data, nel timore che richiamando in un secondo momento l'appuntamento potesse slittare di altri mesi. «Siamo stati richiamati dalla Regione - spiega il direttore sanitario dell'Asl 14, Lino Battistello - perché facciamo troppe prestazioni per numero di abitanti. Per le prime visite rispettiamo i tempi imposti, ma per i controlli non esiste priorità e vanno in coda».
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