Chioggia, cerca di soffocare la suocera, arrestato Valerio Nordio
CHIOGGIA. Ha cercato di soffocare la suocera di 83 anni ricoverata all’ospedale di Chioggia, ma il suo tentativo non è andato a buon fine solo grazie all’intervento del personale ospedaliero che, allertato dalla badante che accudiva un’altra anziana, è intervenuto sventando il piano del genero della donna.
I fatti risalgono al 13 luglio scorso, anche se poi l’uomo, Valerio Nordio di 57 anni, residente a Codevigo, nel Piovese, è stato arrestato venerdì dai carabinieri di Chioggia e trasferito nel carcere di Santa Maria Maggiore, a Venezia, con l’accusa di tentato omicidio. Custodia cautelare resa necessaria, come informano i militari dell’Arma, per garantire anche l’incolumità dell’aggressore che, ovviamente, rischiava di dover fare i conti, oltre che con la moglie, anche con i due cognati, e per evitare che potesse ripetere il gesto inconsulto.
Nordio il 13 luglio scorso, si era recato all’ospedale di Chioggia in visita all’anziana suocera che da alcuni giorni era ricoverata a causa di una ischemia cerebrale, che ne aveva gravemente compromesso le capacità cognitive e motorie.
Nella stessa stanza, dove era ricoverata la suocera dell’indiziato, si trovava anche un’altra anziana signora accudita da una badante bielorussa che, dopo l’entrata nella camera di Nordio, si era momentaneamente allontanata, approfittando del fatto che la sua assistita si era addormentata.
Che cosa possa essere scattato nella testa di Valerio Nordio è difficile da capire, visto che viene descritto come una persona che voleva quasi più bene alla suocera che alla madre, fatto sta che ha preso un telo cerato tappando il naso e la bocca della suocera, la quale aveva cominciato a dimenarsi per liberarsi.
E proprio in quel momento la badante faceva ritorno nella stanza, rimanendo di stucco di fronte alla scena che le si parava davanti agli occhi, con l’uomo che invece non si era accorto del rientro della donna e continuava a premere la tela sul viso dell’anziana. Rimasta impietrita dalla scena la badante si è limitata per alcuni secondi ad osservare che cosa stesse facendo Nordio che, finalmente accortosi della presenza della donna, mollava la presa permettendo così all’anziana suocera di tornare a respirare e riprendere quel colorito roseo che poco prima invece era diventato cianotico.
Così la badante è uscita dalla stanza e ha avvertito il personale medico, subito intervenuto chiedendo spiegazioni all’uomo che, molto candidamente, affermava che si trattava di una pratica innovativa per stimolare la reazione nei pazienti affetti da quel tipo di patologie, mimando l’azione ripresa dalla badante con lo smartphone e asserendo che sarebbe tornato il giorno dopo per riprovarci.
Versione alla quale gli infermieri non hanno creduto informando i carabinieri che procedevano al fermo dell’uomo, ex gruista della ditta Mantovani, disoccupato dal 2015, scosso dalla recente perdita della madre. —
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