Camionista eroe salva una donna dopo l’incidente: «Abitacolo pieno di fumo e nessuno si fermava»
Adrian Cirligeanu, camionista 41enne di Correzzola, ha soccorso una 70enne che si era schiantata sul ponte translagunare a Chioggia: «A bordo c’era la persona ferita, quando ho aperto la portiera rantolava»
«Ho visto che l'abitacolo era pieno di fumo, ho aperto la portiera e ho visto una donna che era appoggiata all'airbag. L'ho chiamata ma non mi rispondeva, rantolava solamente. Allora l'ho alzata e ho visto che aveva il viso insanguinato». Poi sono arrivati i soccorsi.
Mercoledì scorso, 29 gennaio, Adrian Cirligeanu, 41 anni di Braila, paese sul Danubio, in Romania, da oltre 20 anni in Italia, stava tornando a casa a Correzzola, con il suo camion, verso Chioggia, sul ponte translagunare.
Nei pressi di una delle deviazioni dove si trova uno dei due cantieri di Anas, una sorta di imbuto dove i mezzi pesanti si sfiorano e a volte sono pure costretti a far rientrare gli specchietti retrovisori laterali, ha visto una Kia Picanto contro una delle barriere in cemento che delimitano il cantiere, con il frontale distrutto e non ci ha pensato due volte, mentre le altre auto scorrevano. Ha fermato il suo camion in mezzo alla strada, ha bloccato il traffico e si è diretto verso l'automobile.
«Stavo rientrando a casa, sul ponte translagunare» racconta Adrian «quando ho visto questa automobile incidentata, ma ho anche notato che nessuno si stava fermando e quindi pensavo che avessero già risolto, nel senso che avessero già estratto il conducente. Ma ho voluto controllare, così ho fermato il camion. Sono sceso in un punto molto stretto. Quando mi sono avvicinato, ho visto che l'abitacolo era pieno di fumo, ho aperto la portiera e ho visto una donna che era appoggiata all'airbag, l'ho chiamata ma non mi rispondeva, rantolava solamente, l'ho alzata ed ho visto che aveva il viso insanguinato. Mi sono poi ricordato che mi aveva superato all'altezza di Rosara. Ho chiesto l'estintore a un collega polacco, quindi si sono fermati altri due camionisti che hanno provveduto a staccare la batteria perché l'auto era anche a gpl. Nel frattempo sono arrivati i soccorsi. Abbiamo aiutato i soccorritori ad estrarre dall'auto la signora che è stata poi portata all'ospedale di Mestre, dove mi hanno riferito essere ricoverata in prognosi riservata ma che non è in pericolo di vita».
Al momento non l'ha chiamato nessuno per ringraziarlo. «Ma devo essere sincero: mi piacerebbe, appena possibile, conoscere la signora per sentire come sta. Non mi sento un eroe, a me interessa solamente che guarisca presto. In un certo senso sono felice se ho contribuito a salvarle la vita».
Certo che quei cantieri lungo il ponte translagunare sono molto pericolosi. «Sono già due anni che ci sono questi cantieri e mi chiedo per quanto ancora ci saranno. È una strettoia pericolosissima. Noi camionisti siamo costretti talvolta a fermarci per non toccarci con gli specchietti e si formano di conseguenza sempre delle code. Speriamo che i lavori finiscano presto».
Adrian si è da poco trasferito con la moglie a Correzzola, continuerà a fare il camionista.
E il suo provvidenziale intervento sul ponte translagunare non lo scorderà mai più.
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