Chioggia: aprono le scuole, mancano i professori

Assegnate solo ieri le supplenze, ma molti posti sono ancora vacanti. In salita il numero degli alunni per classe
Depolo mph06a Elisabettao Donaggio Chioggia: maturandi classico all'uscita dopo la prova di latino
Depolo mph06a Elisabettao Donaggio Chioggia: maturandi classico all'uscita dopo la prova di latino

CHIOGGIA. Primo giorno di lezioni anche per gli studenti del Clodiense. La scorsa settimana sono state completate le immissioni in ruolo dei docenti mentre, ieri, sono state ultimate le assegnazioni delle supplenze annuali. Adesso, quindi, la partita passa ai singoli dirigenti scolastici, che dovranno coprire gli spezzoni rimasti liberi, perché non assegnati dal provveditorato. Come negli anni scorsi, le scelte organizzative avranno, senz'altro, ricadute negative sulla qualità garantita agli studenti.

Il problema principale sembra quello della scarsa continuità didattica, elemento imprescindibile per un'istruzione di qualità. Le nomine in ruolo, in tutta la Provincia, si sono dimostrate troppo poche, con la conseguenza che le tante supplenze non fanno che alimentare una situazione di precarietà, oltre che per i docenti, anche e soprattutto per gli studenti.

A Chioggia questa situazione si fa sentire in maniera più accentuata rispetto alle altre realtà provinciali. Inoltre, nel Clodiense, ci sono molte cattedre di sostegno che, a causa della contrazione delle immissioni in ruolo, vengono assegnate a supplenti, non garantendo così all'alunno quella continuità che in casi di disabilità è indispensabile.

Generalmente la situazione è difficile, perché il Ministero ha attribuito organici insufficienti, e ha ovviato a questo taglio con cattedre superiori alle 18 ore. In termini pratici, poi, vengono formate molte classi numerose, anche in presenza di handicap. Le nomine per i docenti destinati a entrare in ruolo si sono concluse la scorsa settimana e fino a ieri si è proceduto all'assegnazione delle supplenze. Ma oggi non tutti i posti saranno assegnati. Come spiegano i sindacati, anche dopo l'inizio delle lezioni alcune cattedre rimarranno da coprire e, quindi, sarà necessario attingere dalle graduatorie d'istituto, così da coprire gli spezzoni che rimarranno vuoti. La patata bollente passa, quindi, direttamente ai presidi, che dovranno in breve tempo coprire i "buchi".

In teoria, tale situazione non dovrebbe verificarsi, in quanto la legge stabilisce che le nomine siano fatte entro il 31 agosto. Ma i soliti ritardi non consentono il rispetto dei tempi. Le nomine in ruolo sono state, secondo i sindacati, carenti, a tutto svantaggio della continuità didattica.

«Lo confermano le tante disponibilità delle supplenze conferite», spiega Fabio Barina della Cisl, «inoltre quest'anno l'ufficio scolastico regionale ha reso più complesso lo svolgimento delle operazioni, vincolando le nomine a una serie di procedure che richiedono un maggior controllo e intervento degli uffici ma, di fatto, impediscono l’uso del buon senso nelle operazioni di nomina». La realtà di Chioggia, inoltre, è stata penalizzata dai recenti accorpamenti degli istituti superiori, che ha comportato gravi difficoltà di gestione. Un riorganizzazione rivelatasi frettolosa che, se da una parte ha permesso di conseguire risparmi, dall'altra ha inciso negativamente sulla qualità.

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