Chimica, vola il fatturato ora tocca agli investimenti

MIRA. I grandi stabilimenti chimici di Mira, cioè la Reckitt Benckiser e la MarchiMarano agganciano la ripresa: vola il fatturato e già assumono nuovo personale. Dai sindacati però arriva un appello: gli investimenti nel caso di Reckitt vanno fatti a Mira. Il sito rivierasco della multinazionale non può per la Filctem Cgil «diventare un semplice salvadanaio del gruppo». A spiegare come stanno le cose è Riccardo Colletti segretario provinciale della Filctem Cgil. «Finalmente - dice Colletti - possiamo dire che gli anni di vacche magre alla Reckitt Benckiser, storica azienda di detergenti mirese (ex Mira Lanza), sono finiti. Gli ordinativi degli ultimi sei mesi sono davvero in crescita e si stima per il 2015 un aumento di fatturato anche del 15 per cento. Di fronte a una prospettiva così importante l’azienda non può continuare a utilizzare il sito di Mira che ha una produttività molto alta, come un salvadanaio. A Mira vanno portate le nuove e redditizie produzioni che finora la multinazionale ha dislocato in altre aree del mondo».
Colletti ricorda la situazione e stia con massicci investimenti già al prossimo anno una trentina di nuove assunzioni. «Negli anni scorsi abbiamo subito- spiega - e accettato una riorganizzazione che ha prodotto un taglio del personale di quasi 80 persone. Ora nel sito di Mira ci lavorano 198 operai e 40 tecnici del centro internazionale ricerche del gruppo che si trova proprio a Mira. Pensiamo che con questi aumenti di ordinativi e fatturato si potranno con l’arrivo di nuove produzioni anche assumere una trentina di persone nel 2016». Una fabbrica che ha già cominciato ad assumere nuovo personale è la Marchi Marano che si trova nell’omonima frazione mirese e che produce acido solforico e “oleum” un concentrato dello stesso.
«I fatturati della MarchiMarano - spiega Colletti - stanno letteralmente andando a gonfie vele. Si stimano per quest’anno aumenti in certe produzioni del 20-30 per cento. In questo clima l’azienda ha già cominciato ad assumere nuovo personale pescandolo per ora dai lavoratori ex Pansac finiti in mobilità».
Infine si potranno poi forse recuperare dalla mobilità per li sindacati anche i 40 dipendenti di Zeolite srl che sono finiti a casa dopo un contenzioso fra la stessa e la Reckitt per l’uso delle utenze. «La prossima settimana -spiega Davide Stoppa referente in questa azienda per Filctem Cgil - presenteremo al Ministero il nuovo piano di separazione del trattamento delle acque, commissionato dalla stessa Zeolite.
Alessandro Abbadir
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