Chiesto il processo per Perale prof killer in aula il 18 maggio
MESTRE. Undici mesi dopo aver ucciso i fidanzati Biagio Buonomo e Anastasia Shakurova, la notte tra il 16 e il 17 giugno 2017, Stefano Perale arriva davanti alla giudice per l’udienza preliminare Roberta Marchiori. La prima udienza è stata fissata per il 18 maggio. Nelle scorse ore è arrivata la notifica ai difensori del docente di inglese, gli avvocati Matteo Lazzaro e Nicoletta Bortoluzzi.
Alla fissazione dell’udienza si è giunti dopo che il pubblico ministero Giorgio Gava ha chiesto il rinvio a giudizio di Perale. In occasione dell’udienza preliminare potranno costituirsi parte civile nel procedimento i familiari delle due vittime che, attraverso i propri periti, hanno già partecipato alla perizia psichiatrica sull’indagato (risultato capace di intendere e volere, ma la difesa non concorda su queste conclusioni) in incidente probatorio. Il sostituto procuratore contesta a Perale il duplice omicidio, la violenza sessuale aggravata sulla ragazza, il procurato aborto (Anastasia era incinta al quinto mese) e il vilipendio di cadavere. Accuse pesantissime che, se riconosciute nella totalità, potrebbero portare a una condanna di Perale all’ergastolo anche se la difesa dovesse chiedere il rito abbreviato, garantendo quindi all’imputato lo sconto di un terzo della pena. La decisione sulla strategia difensiva arriverà a breve.
Una decina di giorni fa, Stefano Perale aveva voluto raccontare la propria verità davanti al pubblico ministero. Per la prima volta aveva risposto alle domande del rappresentante dell’accusa: «Volevo punire Anastasia, non ucciderla», ha detto, sostenendo che non ci fosse alcuna premeditazione del delitto e che quella sera, dopo aver invitato i fidanzati a cena, la situazione gli fosse sfuggita di mano. Perale ha confermato il suo desiderio punitivo nei confronti della ragazza di cui si era invaghito, che però aveva deciso di costruire una famiglia con un altro uomo. Nei suoi progetti, come ha raccontato al magistrato, quello di portare Biagio e Anastasia al Valecenter, dove si sarebbero risvegliati storditi per l’ingente quantità di sonnifero sciolta nel cocktail servito dal prof. Mentre stava abusando di Anastasia tra la vita e la morte, Perale si era accorto che Biagio si stava svegliando. Lo aveva colpito così con un tubo di ferro e lasciandolo morire. Poi aveva chiamato la polizia e si era costituito.
Rubina Bon
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