Chiesti dieci anni per Corradin

L’uomo è accusato di aver nascosto in un capannone a Quarto d’Altino 10 chili di droga e tre pistole

QUARTO D’ALTINO. Dieci anni di reclusione: tanto, ieri, la pubblico ministero Lucia D’Alessandro ha chiesto di condanna per Nicola Corradin, arrestato nel settembre 2015, quando gli agenti della Squadra mobile della Questura di Venezia - con la collaborazione dei colleghi dello Sco (il Servizio centrale operativo della direzione anticrimine) - fecero irruzione in un capannone di via Pascoli, a Quarto d’Altino, dove vennero rinvenuti 10 chili di marjuana mentre altri 5 chili più un etto di cocaina furono sequestrati in un garage nella disponibilità di Corradin, residente a Chirignago. Con lui venne arrestato anche Stefano Letizia ex guardia giurata, trovata in possesso di un Kalashnikov e già condannata a luglio a 2 anni e 8 mesi di reclusione.

Ora è alle battute finali il processo a carico di Nicola Corradin, con rito abbreviato, davanti al giudice per le udienze preliminari Roberta Marchiori: un rito che prevede lo sconto di un terzo della pena - come già per Letizia - in cambio di un processo più veloce, basato sugli atti a fascicolo, senza testi in aula. Corradin deve rispondere del possesso della droga, di armi, ricettazione di due potenti automobili risultate rubate (una Bmw e una Mercedes) e rapina.

Sempre in quel blitz di settembre vennero, infatti, trovate anche tre pistole, di cui due con matricola abrasa, utilizzate nel corso di due rapine - ammesse dallo stesso pregiudicato - un primo colpo del 17 febbraio 2015 ai danni di una guardia giurata di guardia al pagamento delle Ztl per i pullman turistici e una il 15 agosto dell’anno scorso al Terminal Actv di Fusina. Pistole delle quali i due complici cercarono di disfarsi nel corso dell’arresto, gettandole tra i campi, tanto che la polizia dovette intervenire con una falciatrice per recuperarle tra l’erba,

Ieri, è arrivata la richiesta di condanna da parte del pubblico ministero D’Alessandro per Nicola Corradin, che ha precedenti al suo attivo: 10 anni di reclusione. La giudice per le udienze preliminari Roberta Marchiori ha aggiornato l’udienza a domani, per la lettura della sentenza, con la quale si chiuderà il primo grado di giudizio di quest’inchiesta, dopo la condanna di Letizia in primo grado, per il quale la stessa pm della distrettuale antimafia aveva chiesto 4 anni di reclusione, poi ridotti dalla giudice per le udienze preliminari Marta Paccagnella a 2 anni e 8 mesi.

Prosegue, intanto, l’indagine ben più ampia che vede decine di indagati nell’ambito di un’inchiesta per associazione per delinquere, che punta a dare un nome e volto alla banda di spregiudicati rapinatori: il kalashnikov sequestrato rimanda alla memoria all’incredibile colpo che fruttò un milione e 280 mila euro di bottino a tre spavaldi rapinatori che presero d’assalto una barca Civis in rio della Scomenzera, a piazzale Roma, fuggendo poi in barchino. E l'assalto ad un portavalori in viale Ancona, nel gennaio del 2009, con un bottino di 800 mila euro.(r.d.r.)

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