Chiesa gremita per l’ultimo saluto a Gianni Capovilla

Ieri mattina nella gremita chiesa di San Canciano sono stati celebrati i funerali dell’architetto Gianni Capovilla. Tristezza fra i veneziani che lo conoscevano e stimavano il suo lavoro, una falegnameria artigianale e industriale ben avviata vicina a Campo San Giacomo dell’Orio.
Capovilla, nato a Venezia, aveva 87 anni. Viveva nel sestiere di Cannaregio con la moglie Rita accanto ai figli Carlo, Giovanna, Valentina e don Nandino, parroco della Resurrezione di Marghera, che ha presenziato il rito funebre con una ventina di sacerdoti.
Il vicario episcopale don Danilo Barlese ha letto l’affettuoso messaggio di cordoglio scritto dal Patriarca Francesco Moraglia e don Nandino quello inviato da Sotto il Monte Giovanni XXIII (provincia di Bergamo) dal cardinale Loris Capovilla. Il porporato era stato l’insegnante di religione all’Istituto Paolo Sarpi dell’architetto. Scrive: «La mestizia in questo giorno che arresta il nostro rapporto temporale mi tocca nell’intimo e mi impedisce di manifestare a pieno il mio stato d’animo. Bacio le tue mani industriose. Vorrei baciarti il cuore che ha cessato di battere, non di amare». Gianni Capovilla è stato sepolto nel cimitero di San Michele.
Nadia De Lazzari
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