Chiesa gremita per l’addio a Cosetta
CAMPAGNA LUPIA. «Bisogna fare attenzione a certi messaggi che arrivano sulla bellezza estetica a tutti i costi e sulla magrezza come falso valore. Possono portare i giovani, soprattutto le ragazze, ad avere un distorto rapporto con l’alimentazione. Le famiglie stiano accanto ai giovani e cerchino di cogliere i momenti di disagio». Un accorato appello pronunciato ieri da don Giuseppe Masiero, parroco di Campagna Lupia, durante il funerale di Cosetta Fracca, morta di anoressia a 46 anni lo scorso giovedì all’ospedale di Dolo.
Al funerale di Cosetta ieri c’erano oltre 300 persone, la chiesa era gremita. Tanti fra amici, parenti e conoscenti hanno letto messaggi di ricordo per questa donna che da 30 anni lottava ogni giorno con la bilancia e che era arrivata alla fine a pesare 26 chili per un metro e settanta di altezza.
«In questi giorni» spiega il fratello Claudio «abbiamo ricevuto la solidarietà di tantissime persone. Nel lutto siamo molto grati di tutto questo affetto per nostra sorella che nonostante da anni abitasse a Fossò in via Provinciale Sud con il marito Raffaello Zavagnin era ancora legata alla comunità di Lugo di cui era originaria». Cosetta negli ultimi anni era spesso a Campagna Lupia dalla mamma Vittoria, nella casa di via Marco Polo. Per i famigliari la morte di Cosetta è l’emblema di una malattia che spesso colpisce le giovani ed è poco conosciuta e che porta alle estreme conseguenze alla morte. «Il parroco di Campagna Lupia» dice il fratello Claudio «ha fatto bene a sottolineare i rischi di un cattivo rapporto con l’alimentazione. Quello che è successo a mia sorella è terribile. È davvero difficile tornare indietro quando si raggiungono soglie di magrezza così estreme».
Cosetta Fracca lascia il marito Raffaello, la mamma Vittoria, il fratello Claudio la sorella Nerella. Dopo l’estremo saluto sarà sepolta nel cimitero del paese. (a.ab.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia