Chiede il biglietto, controllore aggredito a Mestre
MESTRE. Ennesima aggressione a un controllore dell'Actv. È successo ieri mattina su un bus della Linea 15 tra il corso del Popolo e la fermata della stazione. Il verificatore, già aggredito un'altra volta lo scorso anno, è stato medicato al pronto soccorso dell'ospedale dell'Angelo. Alfredo Pipino del sindacato Utl Ugl dice: «La situazione non è cambiata da alcuni anni fa quando abbiamo lanciato l'allarme sulle aggressioni ad autisti e personale viaggiante dell'Actv. L'azienda deve fare di più per tutelare i propri dipendenti i primi a pagare per colpa del malessere che aumenta nella nostra società e si manifesta con sempre maggiore violenza».
G.S., il controllore aggredito, spiega: «Con un collega siamo saliti sul 15 che dall'aeroporto stava raggiungendo la stazione ferroviaria. Giunti in corso del Popolo ho chiesto il biglietto a due italiani sui 40 anni. Entrambi mi hanno risposto che non avevano il biglietto e che non lo avevano chiesto all'autista per non disturbarlo. Uno era più agitato dell'altro. Quando ho chiesto i documenti il più agitato ha detto di no mentre l'altro li ha esibiti. Il suo amico però a quel punto è andato in escandescenze e mi ha strappato di mano la carta d'identità dell'amico. Non solo. Si è alzato in piedi e dopo avermi spinto mi ha appoggiato la testa sulla fronte per colpirmi».
«Arrivati davanti alla stazione di Mestre siamo scesi insieme al mio collega intervenuto per aiutarmi. L'uomo ha continuato a inveire e ancora di più, quando ho chiamato la polizia. Ancora una volta ha cercato di colpirmi con una testata e poi, prima di andarsene, mi ha strappato, con violenza, il cordone che avevo al collo con il cartellino identificativo e poi è scappato prima dell'arrivo della polizia. Il suo amico è rimasto e ci ha fornito i documenti e ci ha detto anche il nome dell'amico. Io ho presentato denuncia. Non è la prima volta che durante un controllo mi aggrediscono. Lo scorso anno mi avevano buttato giù dall'autobus».
Chi, da anni, sta facendo una battaglia per tutelare i dipendenti dalle aggressioni dei viaggiatori o degli sbandati è Alfredo Pipino, sindacalista Utl Ugl. Una battaglia che non ha fine. «Tutti questi episodi violenti ci dicono chiaramente che stiamo vivendo in una società dove l'uso della violenza è ormai all'ordine del giorno. Nel trasporto pubblico a farne le spese sono autisti, piloti, marinai e controllori. Non si contano più ormai le aggressioni contro il personale di Actv».
«I lavoratori non sono tutelati, le belle parole dette dall'assessore alla sicurezza, da Actv, sono acqua fresca. Actv deve tutelare legalmente e costituirsi parte civile. E le autorità devono perseguire questi incivili. Soprattutto quelli che incitano alla violenza e alla ribellione sui siti web, sulle pagine Facebook come "Sciopero dell'abbonamento" - continua Pipino - Tutte le aggressioni si sono verificate in pieno giorno, in posti decisamente affollati e davanti a decine e decine di testimoni; evidenziando una crescente indifferenza da parte degli aggressori circa le conseguenze, sia penali che civili, che queste azioni comportano. Abbiamo chiesto più volte tutela legale, ma vane sono state le promesse da parte di Actv».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia