«Chi sporca i monumenti dovrà pagare mille euro»
VENEZIA. «Chi imbratta e sporca edifici e monumenti è un delinquente, ha un problema di educazione sociale e di senso civico, per questo sono convinto che servano regole e un inasprimento delle sanzioni». L'assessore alla Sicurezza Giorgio D'Este, ieri mattina, ha spiegato qual è la linea dell'amministrazione in merito ai writer che lasciano segni qua e là, deturpando luoghi pubblici imbrattando tutto ciò che gli si para davanti, sia in terraferma che in centro storico.
In discussione in commissione consiliare nel municipio di via Palazzo a Mestre, la mozione del consigliere comunale Matteo Senno, che impegna il Comune a far fronte al problema sempre più grave dei danneggiamenti da graffiti.
«Voglio vedere se uscendo da casa vostra trovate la porta imbrattata cosa ne pensate, queste persone hanno un problema di educazione civica e sociale, non sono artisti, in questo caso manca la buona educazione in famiglia, oltre alla giusta e doverosa attività educativa: prevenire e reprimere per questo insisterò perché nel regolamento di polizia municipale venga previsto un inasprimento della pena». Prosegue D’Este. «La premessa è questa: non c'è confusione tra autori di atti vandalici e artisti che intendono sviluppare una professione, gli artisti non vanno in giro di notte incappucciati, questi sono delinquenti e come tali vanno trattati: esiste già una norma che disciplina sotto il profilo penale gli autori di questi atti». Chiarisce: «Va fatta un'attività delicata di mappatura dettagliata delle aree colpite, chi sono e quali le tipologie di imbrattamenti e classificazione dei tag, ossia le firme degli autori, la polizia locale ci lavora. La legge oggi si è già inasprita con il pacchetto nazionale, per essere incisivi, la cosa più utile è inserire l'inasprimento nel regolamento di polizia urbana. Da una parte la sanzione amministrativa per violazione del codice civile, dall'altra bisogna imparare, soprattutto verso i minori, a costituirsi parte civile e far pagare la famiglia. C'è chi pensa che si è bravi se si trasgredisce, lo vediamo con l'imbrattamento ma anche con l'uso degli stupefacenti e degli alcolici, ci sono ragazzi che si bevono due spritz di seguito in pieno pomeriggio». D'Este azzarda anche a quanto dovrebbe ammontare la sanzione: «Minimo da mille euro in su, ma devo accertarne prima la fattibilità».
In commissione anche la polizia municipale. Il commissario capo, Stefano Gianolla, ha snocciolato qualche dato. Negli ultimi due-tre anni, i denunciati per imbrattamenti sono stati una trentina in tutto il comune. Età compresa tra i 16 e i 30 anni l'identikit. Attualmente i vigili tengono sotto controllo un centinaio di ragazzi, che si distinguono dai tag, ossia dalle firme. E ci sono indagini in corso, come quella per accertare chi ha imbrattato i masegni nuovi di via Poerio. Il vicecommissario Paolo Carestiato e Gianolla, hanno poi chiarito che ci sono writer e writer e che vanno fatti dei distinguo tra fatto culturale e imbrattamento.
La grillina Elena La Rocca, ha ricordato che per i pentastellati è importante accentuare l'aspetto educativo e preventivo, costruire una città futura con il senso del collettivo e guardare al futuro. Monica Sambo del Pd ha rilevato che l'impostazione è sbagliata laddove «parifica writers a scritte finto anarchiche di vandali», inoltre chiede di aprire bandi, come è stato fatto in altre città, per il recupero di aree degradate con l'aiuto dei writers. Infine puntualizza che «vietare la vendita di bombolette spray è irrealizzabile sotto profilo legale».
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