«Chi è vittima della crisi venga a farsi aiutare»

Cinto. Appello del sindaco Falcomer dopo il caso della donna colta da ictus Secondo i calcoli del primo cittadino sono 50 le persone che hanno perso tutto
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CINTO CAOMAGGIORE - IL SINDACO GIANLUCA FALCOMER
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CINTO CAOMAGGIORE - IL SINDACO GIANLUCA FALCOMER

CINTO. Dopo il caso della donna di Cinto che ha perso tutti i suoi risparmi per il deprezzamento delle azioni di Banca Popolare di Vicenza, l’amministrazione comunale corre ai ripari. Non si esclude nulla, nemmeno un esposto alla magistratura di Pordenone. È stato lanciato intanto un appello su facebook che invita i cintesi vittime della speculazione finanziaria, poiché di questo si tratta, a presentarsi in municipio per farsi aiutare. Le voci infatti sono incontrollate. Si parla di persone che hanno perso 400mila euro e di altre che hanno perfino perso molti più soldi. Almeno due gli studi legali che si stanno occupando, da alcune settimane, di vari casi. La giunta, infatti, ha disposto, una serie di iniziative da qui ai prossimi giorni per tutelare gli interessi dei correntisti che si trovano alle prese con gli ammanchi. I cittadini infatti si vergognano e manifestano disagio per quanto accaduto.

Oltre all’appello su facebook il Comune potrebbe a breve aprire un account con e-mail specifica dove inoltrare, con la garanzia dell’assoluto anonimato, le segnalazioni e organizzare serate informative. Il sindaco di Cinto, Gianluca Falcomer, ritiene che non siano soltanto 10 le persone che abbiano perduto tutti i risparmi di una vita. Un calcolo approssimativo e realistico toccherebbe quota 50.

«Ad oggi», spiega il sindaco di Cinto, Gianluca Falcomer, «pochissime persone del nostro comune hanno manifestato il danno ricevuto in seguito alla svalutazione delle azioni della Banca Popolare di Vicenza, nonostante siamo certi ce ne sia un numero assai maggiore. Trattandosi di dati personali e riservati, non abbiamo modo di accertare la situazione. Perché si possa intervenire, aiutare, fare squadra abbiamo necessità di capire quante persone sono state effettivamente coinvolte nel crac. L’isolamento è la peggiore soluzione. In tanti sono stati fregati, quindi, non bisogna avere timore di condividere la propria situazione. In sinergia con altri enti stiamo lavorando a una serie di iniziative volte a sensibilizzare la popolazione danneggiata. Garantiamo riservatezza assoluta».

Gli incontri formativi potrebbero essere organizzati in spazi adeguati ad accogliere decine e decine di persone. «La sinergia tra i membri della giunta su questo argomento è massima», continua l’assessore Alessandro Coccolo, « riteniamo indispensabile però la collaborazione delle vittime». Il comune di Cinto ha già contattato varie associazioni di consumatori.

Rosario Padovano

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