Chi deve pulire le palestre? Impianti sempre sporchi
CHIOGGIA. A chi compete la pulizia delle palestre scolastiche? Se lo chiede, con una punta di ironia, il consigliere della Lega Marco Dolfin, presidente della commissione comunale sugli impianti sportivi, dopo aver riscontrato che alcuni impianti non vengono puliti “a sufficienza” con il rischio che bambini e ragazzini facciano lezione in luoghi poco igienici.
Di giorno le palestre sono utilizzate dagli alunni, ma di sera sono “prestate” alle società sportive per gli allenamenti. «Qui nasce il rimpallo di responsabilità», spiega Dolfin, «la pulizia compete agli istituti scolastici, e quindi agli enti pubblici, o solo alle società sportive che le utilizzano, tramite convenzione, di sera?».
A incalzare Dolfin un episodio successo mercoledì scorso nella palestra di Borgo San Giovanni della scuola media Olivi, utilizzata però anche dal liceo e per alcune ore dal Cfp. «Dopo i lavori di manutenzione ordinaria di questi giorni», racconta il consigliere, «eseguiti dalla Provincia sulla palestra, nessuno si è poi preso la briga di pulire, lasciandola in condizioni non idonee al normale svolgimento delle attività, didattiche e sportive. Dopo il solito rimpallo di responsabilità l’onere delle pulizie è stato accollato, ancora una volta, alla società sportiva che in fretta e furia ha ripulito tutto altrimenti non avrebbe potuto nemmeno svolgere l’attività serale».
Dolfin sostiene che il problema non sia nuovo e che il rimpallo si trascini da anni con il risultato che le società, pur di non perdere le convenzioni, si accollano anche pulizie extra rispetto a quelle dovute per l’utilizzo degli spazi.
«Le pulizie sono previste nelle convenzioni ovviamente», precisa il presidente della commissione sport, «ma spesso le società eseguono pulizie “a fondo” perché non vengono eseguite quelle che spettano all’ente scolastico in orario diurno. Si vorrebbe capire perché non vengano fatte, è un problema di mancanze di personale? Di risorse? Il Comune su questo dovrebbe fare chiarezza».
Dolfin chiederà all’ufficio Istruzione di eseguire sopralluoghi a campione e verificare se le condizioni siano idonee. «Gli alunni, piccoli e grandi, devono fare educazione fisica in luoghi igienici», precisa, «se così non fosse piuttosto sospendiamo le lezioni perché invece di portare beneficio si rischiano problemi di salute».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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